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 L'unione con Dio

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2 partecipanti
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GIANCARLO BOTTIGELLI




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MessaggioTitolo: L'unione con Dio   L'unione con Dio Icon_minitimeVen 25 Set - 12:26

Caro Jean, durante l’ultimo incontro in TV, avrei voluto continuare con alcune domande. Così, pensa e ripensa, ho deciso di scriverti sul Forum come mi hai suggerito . Ed ecco cosa ho pensato.

Innanzitutto io non penso di dover giudicare gli altri se sono in stato di unione con Dio o no, ma piuttosto di giudicare me stesso. Va bene la direzione spirituale, ma per quanto mi riguarda è una cosa di cui preferirei farne a meno … Altro conto è quello di scambiare amichevolmente alcuni pensieri su Dio e sulla vita spirituale, di confidare anche alcuni segreti, di aprire il cuore con qualch3e amico/a, di dare alcuni pareri, sempre con la verifica del confessore, pregando molto lo Spirito per avere il dono del Consiglio.

Ma la questione di fondo è che se lo scopo della nostra vita è l’unione con Dio, ogni giorno, ogni momento dovremmo tendere con tutte le nostre forze a vivere questa unione.
Io credo che possiamo sperimentarla solo alcuni momenti; a quanto mi pare l'unione con Dio è un traguardo mai raggiunto e tanto meno superato.

Ho letto di santa Gemma Galgani che si accusò di peccato di aver interrotto l'unione con Dio solo per aver aiutato un bambino a risolvere un problema.

Che senso ha allora ipotizzare un’esperienza del dopo-unione?
Non si corre il rischio di fare ragionamenti concettuali, di fare cioè intellettualismo?

Pensare di essere in unione costante con Dio ci può far presumere di essere santi. Vero è che Gesù, da qualche parte, dice di essere santi come santo è il Padre nostro nei cieli.

Io so che sono santo e quindi in unione con Dio dopo la confessione, quando ricevo la Comunione in stato di grazia, che vivo più o meno l’unione quando faccio la Lectio o la Preghiera del Cuore. Ma essere sempre in unione con Dio mi pare impossibile, soprattutto quando cado in peccato, quando non amo, quando offendo i miei fratelli, eccetera.

Quindi ritengo che l’unione costante con Dio sia qualcosa di impossibile e che, più di un sentimento, essa sia il DONO di poter godere di SPAZI SPIRITUALI nel tempo.
Per esempio: quando faccio la Lectio, posso dire di dimorare nello spazio spirituale della Sua Parola.

Allora la domanda è: l’unione con Dio presuppone uno stato di continua consapevolezza? Quando allora siamo distratti da tantissime cose ( il famoso " divertissement " di Pascal ), O DA cose anche necessarie e dovute, come la mettiamo con l’unione?

Grazie dell’attenzione e scusami se ti do l’impressione di non aver capito ancora nulla.

Ciao Giancarlo
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MessaggioTitolo: Re: L'unione con Dio   L'unione con Dio Icon_minitimeMar 29 Set - 18:29

GIANCARLO BOTTIGELLI ha scritto:
Caro Jean, durante l’ultimo incontro in TV, avrei voluto continuare con alcune domande. Così, pensa e ripensa, ho deciso di scriverti sul Forum come mi hai suggerito . Ed ecco cosa ho pensato.

Innanzitutto io non penso di dover giudicare gli altri se sono in stato di unione con Dio o no, ma piuttosto di giudicare me stesso. Va bene la direzione spirituale, ma per quanto mi riguarda è una cosa di cui preferirei farne a meno … Altro conto è quello di scambiare amichevolmente alcuni pensieri su Dio e sulla vita spirituale, di confidare anche alcuni segreti, di aprire il cuore con qualch3e amico/a, di dare alcuni pareri, sempre con la verifica del confessore, pregando molto lo Spirito per avere il dono del Consiglio.

“Giudicare se siamo in stato di unione con Dio o no” non è di una necessità assoluta. Spetta più all’accompagnatore di più o meno indovinare dove si trova la persona (perchè offre consigli, ecc), ma non necessariamente l’accompagnato. Nulla lo vieta per carità, ed è per quello che Dio ha dato tante grazie a santa Teresa di Avila, per noi, per farci capire la fisionomia del Cammino, le condizioni di crescita, e i segni di crescita e cio’ fino all’Unione al meno.
L’accompagnamento spirituale è una cosa, la confessione un’altra e m’amicizia spirituale ancora un’altra (scambiare alcuni pensieri) e un corso, in fine, è ancora un’altra cosa. Tutti sono utili e importanti, ma diversi canali della Grazia di Dio. Tutto questo mira a capire meglio cio’ che dobbiamo fare per andare avanti, a partire del punto dove ci troviamo.
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MessaggioTitolo: Re: L'unione con Dio   L'unione con Dio Icon_minitimeMar 29 Set - 18:29

GIANCARLO BOTTIGELLI ha scritto:
Ma la questione di fondo è che se lo scopo della nostra vita è l’unione con Dio, ogni giorno, ogni momento dovremmo tendere con tutte le nostre forze a vivere questa unione.
Io credo che possiamo sperimentarla solo alcuni momenti; a quanto mi pare l'unione con Dio è un traguardo mai raggiunto e tanto meno superato.
Prima di tutto una precisazione: lo scopo della nostra vita non l’unione con Dio, questo è il primo scopo. Il secondo e ultimo scopo (che pressupone l’Unione con Dio) è la Pienezza della Carità. E’ ovvio che l’Unione, esistenzialmente, è mirata per primo: bisogna prima salire la Montagna, prima di scenderla dall’altra parte. Quindi si guarda al primo arduo scopo! Solo in questo senso è lo scopo.

Secondo: l’unione non è un momento nel tempo, ma uno stato stabile, come il matrimonio umano. Dentro questo stato stabile c’è del più e del meno, ci sono dei momenti forti e momenti meno forti, ma è uno stato stabile. Se fai riferimento a questi momenti forti dove l’unione sembra “in atto”, percepita, forte, allora si, sono rari. Ma questi accadono dentro uno stato stabile di unione con Cristo, che ha le sue caratteristiche e differenze con le tappe precedenti: accesso libero a Dio, contemplazione profonda e diretta ecc.

Terzo: non dimentichiamo mai il principio fondamentale di discernimento: ricevere nel più profondo di noi stessi una grazia (o essere nello stato di unione o.. o..) è una cosa, e percepire la grazia o lo stato è un’altra. Certo ci sono anche delle conseguenze percepibile, ma bisogna essere molto attento perchè sbagliare di diagnosi è molto possibile, e l’illusione e il maestro dell’illusione (il demonio) anche esistono.
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MessaggioTitolo: Re: L'unione con Dio   L'unione con Dio Icon_minitimeMar 29 Set - 18:31

GIANCARLO BOTTIGELLI ha scritto:

Ho letto di santa Gemma Galgani che si accusò di peccato di aver interrotto l'unione con Dio solo per aver aiutato un bambino a risolvere un problema.

Non si interrompe lo stato di unione con Dio cosi! Tra leggere un testo di un santo o di una santa (non parlo dei dottori, ma dei semplici santi che parlano e testimoniano, come noi, spontanemante, senza necessaria cultura spirituale adeguata) e interpretare in modo giusto c’è a volte un abisso!!
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MessaggioTitolo: Re: L'unione con Dio   L'unione con Dio Icon_minitimeMar 29 Set - 18:39

GIANCARLO BOTTIGELLI ha scritto:
Che senso ha allora ipotizzare un’esperienza del dopo-unione?
Sono molto conscio che bisogna forse definire molto di più l’unione e quasi farvi un corso sulla questione, senza anche cavalcare la tappa del Fidanzamento che viene prima e che a volte puo’ durare (come nel caso di santa Teresa di Avila).
L’unione e il dopo unione sembrano alla stragrande maggioranza delle persone (inluso preti e monaci) una cosa molto irragiungibile! Perchè? Per ignoranza! Se santa Teresina è la santa semplice della “via comune”, della santità accessibile a tutti, e se il Concilio a come fulcro la chiamata universale (cioè per tutti) alla santità, non dovrebbe allora il Dono di Dio essere cosi irragiungibile! Santa Teresina diceva sempre: la mia via è facile, accessibile, per i più deboli! Quindi non offendiamo Dio che ci ha mandati un cosi grande Profeta come lei, e cerchiamo di studiarla, capirla e vedere quanto queste cose “molto alte” sono accesbili.

GIANCARLO BOTTIGELLI ha scritto:
Non si corre il rischio di fare ragionamenti concettuali, di fare cioè intellettualismo?

La santità non è intellettualismo, è un amore di Cristo che invade tutto il nostro essere!

GIANCARLO BOTTIGELLI ha scritto:
Pensare di essere in unione costante con Dio ci può far presumere di essere santi. Vero è che Gesù, da qualche parte, dice di essere santi come santo è il Padre nostro nei cieli.

Risponderei come Giovanna di Arco: se siamo uniti a Dio, che Dio ci mantenga in questa unione e se non ci siamo, allora che ci porti verso questa unione con Lui.

GIANCARLO BOTTIGELLI ha scritto:
Io so che sono santo e quindi in unione con Dio dopo la confessione, quando ricevo la Comunione in stato di grazia, che vivo più o meno l’unione quando faccio la Lectio o la Preghiera del Cuore.

No caro, lo stato di grazia non è lo stato di unione, la differenza puo’ essere abissale! Lo stato di grazia (dopo confessione) puo’ essere lo stato di una persona nelle terze mansioni!! Dai!

GIANCARLO BOTTIGELLI ha scritto:
Ma essere sempre in unione con Dio mi pare impossibile, soprattutto quando cado in peccato, quando non amo, quando offendo i miei fratelli, eccetera.

Misuri l’opera di Dio con i tuoi modi di formica!

GIANCARLO BOTTIGELLI ha scritto:
Quindi ritengo che l’unione costante con Dio sia qualcosa di impossibile e che, più di un sentimento, essa sia il DONO di poter godere di SPAZI SPIRITUALI nel tempo.

Per parlare di impossibilità, parliamo di impossibilità anche dello stato di grazia! Arrivare all’Unione con Dio necessità di ricevere “grazie su grazie”... ogni giorno e di crescere come un albero è all’inizio un piccolo seme! Tu stai contemplando il piccolo seme, e ti miravigli dicendo: questo seme non puo’ diventare grande albero! Ho l’impressione che la lezione del Libro Sacro che è la Natura (come diceva sant’Agostino) non vuoi riceverla!

GIANCARLO BOTTIGELLI ha scritto:
Per esempio: quando faccio la Lectio, posso dire di dimorare nello spazio spirituale della Sua Parola.

Confondi momento forti di unzione spirituale e stato di unione. Confondi unione in atto e stato di unione. Confondi atti nostri fatti in Dio e con Dio durante lo stato di Unione e stato di unione.

GIANCARLO BOTTIGELLI ha scritto:
Allora la domanda è: l’unione con Dio presuppone uno stato di continua consapevolezza? Quando allora siamo distratti da tantissime cose ( il famoso " divertissement " di Pascal ), O DA cose anche necessarie e dovute, come la mettiamo con l’unione?

Nessuno ha parlato di “continua consapevolezza”! pero’ ci sono cose nuovo in questo stato che non abbiamo prima! Santa Teresa di Avila parla di visione quasi constante dell’umanità di Cristo e della Trinità. San Giovanni della Croce parla dell’Anima che Dio a Dio e da Dio a chi vuole lei darlo. Gli orientali parlano dell’aquisizione dello Spirito Santo... Santa Teresina parla del Vangelo che si apre ai suoi occhi con luci nuove sempre, e parla di sollevare il mondo con una preghiera ormai di Fuoco, che si appoggia su Dio e ha come potenza elevante Dio stesso anche. Vedi la varietà delle espressioni, percezioni, ma la Potenza della Risurrezione di Cristo è attiva in modo molto chiaro e forte in queste persone! Givanni ci dice: “chiedete a Cristo, nel Nome di Cristo, tutto cio’ che volte ed Egli risponderà”.... è la sua esperienza... e non parlo di esperienza interiore personale dell’Amore di Dio. E non parlo della partecipazione alla Redenzione: “completo nel mio corpo cio manca al Corpo di Cristo”... ecc ecc (“non vivo io ma Cristo vive in me”)...
Vedremo la questione della “consapevolezza” durante il nostro studio.

GIANCARLO BOTTIGELLI ha scritto:
Grazie dell’attenzione e scusami se ti do l’impressione di non aver capito ancora nulla.

Ciao Giancarlo

Prego, spero che queste risposte brevi, in vista del Corso di terzo livello di daranno un po' di Pane da mangiare... ma non esitare a prolungare questo dialogo importantissimo. Corrisponde alla Prima lezione del Corso nella quale ci poniamo la domanda: qual'è lo scopo della nostra vita?, è raggiungibile? quale ne sono le tappe! tutte queste questioni sono il cuore della Formazione della Scuola di Maria... e vanno affrontate sempre, in spiraglia, andando sempre avanti e vedendo le cose con nuovi angoli. Senza queste domande non c'è cristianesimo, e senza queste domande non c'è Scuola di Maria! Quindi grazie a te di farle e scusami se ho risposto in modo breve! cio' che chiedi è la matera anche del Croso di Terzo livello! quindi pazienza!
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MessaggioTitolo: l'unone con Dio   L'unione con Dio Icon_minitimeMar 6 Ott - 23:03

MERAVIGLIOSA PER ME LA TUA CONOSCENZA, TROPPO ALTA, PER ME INACCESSIBILE. ( Sl 138 (139 ).
Carissimo Jean, ho letto e riletto le tue risposte sempre puntuali e precise e ti ringrazio.
Mi sono convinto ancora una volta che ho ancora molto da imparare. Non mi scoraggio.
Penso che la conoscenza è la diretta conseguenza di quella “RICERCA“ alla quale ci stai indirizzando con questo corso.

Oltre ad essere doverosa, per non dover rispondere di ignoranza colpevole, questa ricerca è una bella cosa, dà all’anima l’opportunità di respirare un’aria rarefatta., d’alta montagna.

MERAVIGLIOSA PER ME LA TUA CONOSCENZA, TROPPO ALTA, PER ME INACCESSIBILE. ( Sl 138 (139 ).

Hai perfettamente ragione quando scrivi che “ bisognerebbe definire molto di più l’unione e quasi farci un corso sulla questione “. Io, almeno per quanto mi riguarda personalmente, non ho ancora capito COSA SIA l’Unione con Dio, in cosa consiste.

Non è per caso che mi son fatto un’idea sbagliata? Forse io sono rimasto indietro, forse non ho capito, ma vorrei davvero farmi un’idea più precisa. Ma ogni tanto mi si ingarbuglia il cervello.

Sono convinto che tutte le domande che ti ho fatto siano state causate da questa mia ignoranza di cosa è l’Unione con Dio. La posso riconoscere in me? Tu dici che non è necessario esserne consapevoli, ma questo non contrasta con la ricerca e la conoscenza?

Mi ricordo il titolo di un libro che ho letto tanto tempo fa ma di cui non ricordo molto: Era intitolato “ La nube della non conoscenza “. Oggi stavo preparando la Lectio di domani in cui ricorre la festività della Beata Vergine del Rosario. Rileggendo il Magnificat l’attenzione mi si è fermata sulle parole dell’Angelo: “ Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la SUA OMBRA “

Queste parole rievocano la Gloria del Signore che riempì la Dimora quando Mosè inaugurò la Tenda del Convegno nel Deserto ( Esodo 40,34 ) Maria diventa l’arca vivente, la dimora di Dio nel senso più concreto della parola.

Ma mi chiedevo: perché OMBRA? Dio è LUCE, l’ombra si fa quando qualche cosa fa da impedimento alla luce. La stessa cosa per i tre Apostoli quando vengono avvolti dalla nube sul Tabor. Idem quando la nube avvolse il Tempio ricostruito ed i sacerdoti dovettero uscire.

E allora mi chiedevo: questa nube impedisce o favorisce la nostra conoscenza di Dio? E senza conoscenza, com’è possibile l’unione con Dio?

Mi rendo conto che forse sto facendo confusione e sto ponendo domande astruse o sconclusionate.
Chiedo perdono, ma sei tu che mi hai invitato a farne di nuove. Adesso credo che mi prenderò un po’ di pausa, magari lasciando lo spazio a qualcun altro. Vedi tu se è il caso di rispondere. Non è il caso di vita o di morte.

Spero che il tuo babbo si possa rimettere presto Ciao Giancarlo

P. S. Ti sarei molto grato se tu mi sapessi indicare qualche link con la Bibbia in ebraico per poter scaricare alcuni brani. C’è infatti un mio amico che sta studiando l’ebraico e vorrebbe provare a tradurre dall’ebraico appunto il libro di Qoelet. Se mi puoi aiutare...
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