Breve presentazione del Rosario di S. Giovanni
1. “Affinché riceviate la Vita in voi”Lo scopo del Vangelo di Giovanni è di proporci un cammino di crescita che porti alla Pienezza dell’Unione con Dio, unione che ci donerà la Vita Divina: “Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. Questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la Vita nel suo nome.” (Gv 20,30-31). Ogni segno che Gesù fa è un passo di crescita verso la Pienezza del Grande Segno: vedere la Gloria del Figlio dell’uomo sulla Croce.
2. Cana, architettura del VangeloE’ a Cana che San Giovanni ci presenta l’architettura del suo Vangelo. Infatti Cana non soltanto è il Primo Segno che Gesù compie, ma ci mostra l’intera struttura di tutto il Vangelo. La Via Divina che Gesù è venuto a darci, il Vino nuovo, mancava! E per trovarlo, Giovanni ci indica che dovremo impegnarci a riempire sei giare, fino all’orlo. Ognuna di queste giare allude ai sei segni che ci vengono presentati nel suo Vangelo, sei tappe di purificazione, per arrivare preparati, come una Sposa di fronte al suo Sposo, del tutto simile a Lui e capace di vederlo quale egli E’.
3. I 6 SegniCristo in San Giovanni compie 6 segni di purificazione, che ci portano al Grande Segno di Gloria della Croce. Questi segni sono: 1- Cana (Gv 2); 2- Guarigione del figlio di un funzionario reale (Gv 4); 3- Guarigione di un paralitico alla piscina di Betzaetà (Gv 5); 4- Moltiplicazione dei pani (Gv 6); 5- Guarigione di un cieco nato (Gv 9); 6- Resurrezione di Lazzaro (Gv 11). Siamo invitati a vivere questi segni in prima persona, come una guarigione che Cristo ci porta e una crescita necessaria per arrivare alla sua Pienezza.
4. I Segni, opera di Redenzione del FiglioI Segni in San Giovanni sono più di semplici miracoli, sono gradini di guarigione, per mezzo dei quali Cristo-Salvatore si china su di noi per guarirci, purificarci. E’ come un’offerta della sua opera di Redenzione, tappa dopo tappa, per ogni zona del nostro essere e del nostro agire (le giare, cfr. qui di seguito). La Sua Azione è santificante e trasformante, fa nascere in noi l’uomo nuovo, la Sposa che potrà unirsi a Lui.
5. “Fate quello che vi dirà”San Giovanni ha desiderato mettere Maria all’inizio (Gv 2) e alla fine (Gv 19) del suo Vangelo, per mostrarci che il cammino di crescita, di purificazione, che prepara la Sposa, deve e non può che compiersi attraverso Maria, a immagine di Maria, unica ad aver creduto nella Resurrezione e che ha saputo attenderla. E’ agli ordini di Maria, con lei, che iniziamo il Cammino che è Cristo, che ci condurrà alla totale trasformazione: “fate quello che vi dirà” (Gv 2,5). Noi abbiamo bisogno di assumere i suoi occhi per contemplare suo Figlio, e il suo cuore per amare suo Figlio. Con fiducia nel suo ordine possiamo camminare, sicuri di arrivare ai piedi della Croce, dove anche lei si trova e dove noi possiamo contemplare, con lei, la Gloria di suo Figlio. Lei è il Seno dentro il quale veniamo impastati di nuovo, a immagine del suo Figlio.
6. RiempireAl comando di Maria, ascoltiamo Cristo: ““Riempite d’acqua le giare”; e le riempirono fino all’orlo.” (Gv 2,7). Ci immaginavamo di ottenere la Grazia di Cristo senza nemmeno domandarla, ora Cristo ci invita a fare uno sforzo, innanzitutto per dimostrare la nostra fede e la nostra buona volontà. Ci chiede di “visitare” ogni Segno, di cercare di penetrare nel suo mistero, affinché possa lavorare in noi e trasmetterci la sua potenza purificante e trasformante. Lo sforzo di “riempire” una giara ogni giorno, e fino all’orlo, ci dona, tramite la Redenzione di Cristo, lo Spirito Santo purificatore, il Vino nuovo che le corrisponde. I doni dello Spirito Santo sono sette, dal più basso (Cana) fino al più elevato e misterioso (la Croce): 1- il Timor di Dio per non uscire dalla volontà divina; 2- la Forza di seguire Cristo; 3- la Pietà per mettere in gioco tutto nel nostro quotidiano, orientandolo verso Dio; 4- il Consiglio, che è il sapere come mettere in pratica la teoria; 5- la Scienza per vedere le cose terrene con la luce di Dio; 6- l’Intelligenza per vedere le cose del Cielo. Il settimo Dono, la Sapienza, è superiore e congiunge lo Sposo alla Sposa.
7 – Attingere e portareIl fatto sconvolgente è che il Signore non chiede soltanto ai Servitori – che siamo noi – di riempire d’acqua le giare, ma li invita ad attingere e a servire: ““Ora attingete e portatene al maestro di tavola”. Ed essi gliene portarono.” (Gv 2,8 ) Il Maestro di tavola è Dio che, nella sua saggezza, distribuisce le nostre preghiere secondo i bisogni del mondo. In questo caso preciso, ogni Dono dello Spirito Santo non deve essere soltanto ricevuto, ma anche donato agli altri! Nella logica del Vangelo, più si dà a valle più si riceve a monte. Chi dà con generosità riceve fuori misura. Quindi è importante non soltanto ricevere quotidianamente il Dono dello Spirito Santo di quel giorno, ma anche comunicarlo agli altri. “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.” (Mt 10,8 ). “Chi crede in me […] fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno.” (Gv 7,38 ). Recitando la quinta decina, il Signore ci indicherà le vie che gli piacciono per metterlo in atto.
8 – Le giareE’ molto importante onorare le giare che Cristo ci chiede di riempire. Chi non riconosce i talenti che Dio gli ha affidato, come potrà farli fruttificare? Un talento insabbiato è un talento morto. Cristo ci consegna 6+1 talenti da far fruttificare. Essi sono come dei recipienti vivi e consacrati alla sua opera di trasformazione, nostra e dei nostri fratelli.
Osserviamo più da vicino le capacità che abbiamo, dalla più bassa alla più elevata. Sono tutte necessarie e importanti, sono come sfaccettature delle nostre facoltà principali: la volontà e l’intelligenza: 1. la volontà di essere e di appartenere; 2. la volontà relazionale, che ci aiuta a metterci in relazione con gli altri; 3. la volontà esistenziale (di mettersi in relazione con la società); 4. l’intelligenza materialmente-pratica; 5. l’intelligenza pratica; 6. l’intelligenza teorica. Non esiste la settima giara – benché si possa parlare dello spirito (il cuore in senso biblico) – poiché, una volta che sono riempite le sei “giare” , la Sposa è purificata, trasformata, rinata dall’acqua e dallo Spirito, è la Sposa tutta intera che si presenta allo Sposo per le Nozze.
9. Il Padre NostroLa tradizione cristiana ha sempre visto nel Padre Nostro la sintesi di tutta la preghiera cristiana. E’ per alzare lo sguardo verso il Padre, Fonte di tutti i Doni, per meglio conoscerlo e amarlo, nel Figlio e nello Spirito, che ogni giorno viene offerta alla nostra contemplazione una delle 7 invocazioni del Padre Nostro. Inoltre, alcuni Padri della Chiesa hanno visto un legame tra i Doni dello Spirito Santo e ogni invocazione del Padre Nostro. Come dice il Signore nel Vangelo, è lo Spirito Santo che noi invochiamo nel Padre Nostro (cfr. Lc 11,13 in collegamento con Lc 11,1-4).
10 – La Settimana cristianaCiascuna settimana cristiana richiama allo stesso tempo la settimana della Creazione e la Settimana Santa, che è la Settimana della Redenzione. Ogni giorno della settimana è unico e tutti sono un’elevazione verso la Domenica, il Giorno della Resurrezione del Signore. Il “Rosario di San Giovanni” ci consente di vivere intensamente la nostra settimana, celebrando sia la Creazione (le giare) che la Redenzione (i Segni) e la Pentecoste (riempire e attingere).
Ogni giorno assumeremo dunque uno dei 6+1 Segni scelti da San Giovanni e l’approfondiremo pregando Maria. Ogni “Ave Maria” ci introdurrà sempre di più in Maria e ci aiuterà a realizzare ogni Segno, a riempirne la giara e ad attingerne per farne dono ai nostri fratelli.
Per chi desiderasse contemplare più dei cinque misteri, potrà riprendere la recita dei 5 misteri dello stesso Segno o altrimenti dirne un altro.
Questo Rosario ci permette ogni giorno di contemplare il Padre, la Creazione, la Redenzione del Figlio, il Dono dello Spirito Santo da ricevere e trasmettere. Ci aiuta a prenderci la responsabilità della nostra stessa vita spirituale e della nostra crescita personale.
Gloria a Dio Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, in Maria.
Jean Khoury, Ognissanti 2008