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 Risurrezione e Vita Spirituale

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Jean
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MessaggioTitolo: Risurrezione e Vita Spirituale   Risurrezione e Vita Spirituale Icon_minitimeDom 30 Apr - 19:04

Risurrezione e vita spirituale


Esiste una relazione fondamentale tra "Risurrezione di Cristo" e "vita spirituale".

Prima di tutto, la Risurrezione è il fatto centrale della Vita Cristiana, al punto che san Paolo dice: se Cristo non è risorto, allora sono l'essere più triste nel mondo… :
"Ma se Cristo non è risuscitato, è dunque vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede. 15 Inoltre noi ci troveremo ad essere falsi testimoni di Dio, poiché abbiamo testimoniato di Dio, che egli ha risuscitato Cristo, mentre non l'avrebbe risuscitato, se veramente i morti non risuscitano…" (1 Co 15)

Dopo: Quale è la relazione tra la Risurrezione di Cristo e la nostra vita spirituale?
La nostra vita spirituale è in fatti una partecipazione alla Risurrezione di Cristo, essa consiste infatti nel fatto di ricevere la forza della Risurrezione di Cristo, essa è un vero incontro con il Risorto, e con la sua forza.

San Paolo ci spiega che lo scopo della sua vita (e quindi della nostra vita) è di conoscere la potenza della Risurrezione di Cristo (cfr. Fil 3,10). Di fatti Paolo non solo incontra Cristo nel camino di Damasco, ma continua ad incontrarlo ogni giorno, e cresce in Lui la forza della Risurrezione affinché questa conoscenza del Risorto arriva al suo compimento e alla sua pienezza.

L'azione, l'influsso, la potenza della Risurrezione di Cristo è la forza motrice di tutta la nostra vita attuale. Il Risorto viene al nostro incontro, ci nutre della sua vita. Il Risorto è con noi, fino alla fine del mondo.
Incontrarlo diventa allora un fatto assolutamente quotidiano per ogni cristiano.

La lectio divina è l'ascolto di Colui che è Risorto e che è presente con me nella mia stanza e che mi parla oggi. La preghiera del cuore è infatti l'incontro profondo con il Risorto che vuole darsi a me totalmente. Egli attraversa le mura della mia stanza, si fa presente nel più profondo del mio cuore e si da a me.

Se Cristo nostro Dio non è risorto, tutto questo non puo' accadere, la nostra relazione con lui sarebbe una relazione con un morto! Ma Cristo è risorto, è Il Risorto, è capace di comunicarsi a tutti. Ecco il significato pratico della Risurrezione.

Se il nostro essere è morto (lontano da Dio), se il nostro corpo è in disordine, se la nostra anima (intelligenza, volontà, libertà, immaginazione ecc…) è in disarmonia, se il nostro spirito è morto, allora abbiamo bisogno di ricevere la forza della Risurrezione di Cristo per risuscitare con lui. Non domani, non alla fine del mondo! No! Adesso! Chi crede nella Risurrezione crede nella sua azione adesso, nella capacità che Cristo ha di risuscitare il mio corpo (i sensi), dal suo disordine attuale al l'ordine divino, la mia anima, dalla sua disarmonia all'armonia spirituale, il mio spirito, dalla sua morte reale (lontananza da Dio) alla sua risurrezione, cioè nascita di nuovo!

E questa "nascita di nuovo" è "l'Unione con Dio".

Quindi il Cristiano non solo crede ma, molto di più, egli vive e sperimenta la Risurrezione di Cristo sperimentando la sua, vera, e propria resurrezione!

L'Unione con Dio è questa "nascita di nuovo" (cfr. Gv 3), questa risurrezione personale alla quale siamo tutti chiamati.

Quando affermo: "io credo nella Risurrezione", sto affermando questo. Allora come dice s. Giovanni nella sua prima lettera: la nostra fede ha vinto il mondo (antico): cioè, siamo nati di nuovo, il Seme del Battesimo è arrivato in noi a compimento, siamo arrivati all'età adulta di Cristo! Abbiamo vinto il mondo antico del uomo vecchio.

Non si puo' vedere e entrare nel Regno dice Gesù a Nicodemo (Gv 3) se non si nasce di nuovo! E questo è il significato della nostra vita sulla terra: ricevere tutta la virtù della Risurrezione di Cristo nostro Dio. Cioè, lasciare il Seme del Battesimo arrivare a compimento diventando un Grande albero che da Frutti di Vita Eterna.

Se no, quando si dice: "credo nella Risurrezione", diventiamo dei bugiardi ignoranti, che dicono una cosa che non capiscono e non fanno.

E' per quella ragione che gli Apostoli erano riempiti di una grandissima forza per annunciare la Risurrezione. Non annunciavano loro stessi! Annunciavano l'esperienza che il Risorto offre a tutti: risorgere con LUI.

Guardiamoci nello specchio: abbiamo una faccia di risorti? Se no, cosa aspettiamo?

Il Concilio Vaticano II ha detto una cosa molto molto importante sulle cause dell'ateismo. Diceva che noi credenti abbiamo una parte importante nelle cause dell'ateismo: "Per questo nella genesi dell'ateismo possono contribuire non poco i credenti, nella misura in cui, per aver trascurato di educare la propria fede, o per una presentazione ingannevole della dottrina, od anche per i difetti della propria vita religiosa, morale e sociale, si deve dire piuttosto che nascondono e non che manifestano il genuino volto di Dio e della religione." (Gaudium et Spes 19)

Quindi abbiamo tutti - in un modo o in un altro - partecipato all'annuncio pratico, non del Risorto, ma della Morte di Cristo solo. Chi ne ha dubbi, rilegga con maggiore attenzione le cose scritte sopra, con umiltà e verità. Quante volte abbiamo sentito parlare dell'Unione con Dio come programma pastorale? Quante volte abbiamo avuto una spiegazione del suo contenuto? e quante volte abbiamo ricevuto un insegnamento sicuro e autorevole, ma anche adeguato dei "mezzi per arrivarci"? Per non dire altre cose anche…!

Mi ricordo bene di un fatto, che mi ha molto colpito nella mia vita:
Una donna francese, non-cristiana che diceva: quando vedro' sulla faccia dei cristiani, in chiesa e altrove, una faccia di risorti allora credero'.

La gente nell'areopago di Atene, brillanti uomini, e intellettuali, quando hanno sentito Paolo parlare di Risurrezione dei morti hanno detto: "Quando sentirono parlare di risurrezione dei morti, alcuni lo beffavano, altri dicevano: «Su questo argomento ti ascolteremo un'altra volta»." (At 17,32)

Quanto è difficile di parlare della Potenza di Dio. Santa Teresina diceva: "a tutti sono permessi tante cose, ma quando si tratta della Potenza di Dio, ci si mettono sempre limiti". Lei non poneva limiti (e non voleva mettere) alla Potenza di Dio.

Spalanchiamo le porte del nostro cuore, della nostra mente, della nostra immaginazione al Risorto.

Jean
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