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 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)

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Anna Maria
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Jean
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MessaggioTitolo: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeVen 24 Mar - 13:17

Il primo Marzo, il Papa ci ricordava diversi aspetti della Quaresima, tra cui il primo era il posto dell'ascolto della Parola di Dio:

"La vita del cristiano è vita di fede, fondata sulla Parola di Dio e da essa nutrita.
Nelle prove della vita e in ogni tentazione il segreto della vittoria sta nel dare ascolto alla Parola di verità e nel rifiutare con decisione la menzogna e il male.
Questo è il vero e centrale programma del tempo della Quaresima: ascoltare la parola di verità, vivere, parlare e fare la verità, rifiutare la menzogna che avvelena l'umanità ed è la porta di tutti i mali.
Urge pertanto riascoltare, in questi quaranta giorni, il Vangelo, la parola del Signore, parola di verità, perché in ogni cristiano, in ognuno di noi, si rafforzi la coscienza della verità a lui donata, a noi donata, perché la viva e se ne faccia testimone.
La Quaresima a questo ci stimola, a lasciar penetrare la nostra vita dalla Parola di Dio e a conoscere così la verità fondamentale: chi siamo, da dove veniamo, dove dobbiamo andare, qual è la strada da prendere nella vita.
E così il periodo della Quaresima ci offre un percorso ascetico e liturgico che, mentre ci aiuta ad aprire gli occhi sulla nostra debolezza, ci fa aprire il cuore all'amore misericordioso di Cristo.
[…] Siano giorni di riflessione e di intensa preghiera, in cui ci lasciamo guidare dalla Parola di Dio, che abbondantemente la liturgia ci propone.
[…] In questo itinerario penitenziale ci accompagni Maria, la Madre del Redentore, che è maestra di ascolto e di fedele adesione a Dio. La Vergine Santissima ci aiuti ad arrivare, purificati e rinnovati nella mente e nello spirito, a celebrare il grande mistero della Pasqua di Cristo. Con questi sentimenti, auguro a tutti una buona e fruttuosa Quaresima."
(BENEDETTO XVI UDIENZA GENERALE Mercoledì delle Ceneri, 1° marzo 2006 )


Ultima modifica di il Mar 27 Nov - 20:37 - modificato 7 volte.
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Anna rita




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MessaggioTitolo: Re: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeSab 25 Mar - 0:48

grazie anche di questa altra risposta..

Cristo ci ha insegnato che la nostra coscienza è un interprete dinamico ,noi dobbiamo essere capaci di decifrare i segni che ci vengono dal Vangelo .
Ma proprio in questo sta la maggiore difficoltà per noi ,e non credo solo per l'educazione ricevuta.
Generalmente la fede è confusa con una coscienza asservita alla norma morale: ma qui sta il punto: esiste UNA SOLA norma morale valida?
Se l'obbedienza non è la padrona della responsabilità,questo è il dono di libertà, di amore rispettoso più grande che Dio ci fa.

Ma che dono nello stesso tempo terribile!
grazie..
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MessaggioTitolo: Re: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeSab 15 Apr - 17:14

Anna rita ha scritto:

Cristo ci ha insegnato che la nostra coscienza è un interprete dinamico, [...].
Ma proprio in questo sta la maggiore difficoltà per noi, e non credo solo per l'educazione ricevuta.
Generalmente la fede è confusa con una coscienza asservita alla norma morale: ma qui sta il punto: esiste UNA SOLA norma morale valida?
Se l'obbedienza non è la padrona della responsabilità, questo è il dono di libertà, di amore rispettoso più grande che Dio ci fa.
Ma che dono nello stesso tempo terribile!
grazie..

Rapporto tra Parola e ubbidienza

Vedi qui, con la Parola di Dio, il rapporto interiore dell'ubbidienza tra Dio e la nostra coscienza (intelligenza-volontà-libertà):

Ubbidire è in fatti ob-audire, ascoltare, una Parola. La Parola di Dio non si impone alla volontà per primo, ma si propone all'intelligenza, convincendola, seducendola con la sua propria verità, e poi, ci si decide di metterla in pratica con la volontà.

Vedi qui che l'ubbidienza non è "cieca" come si suol dire: è responsabile. Dio sembra dirci: ti ho dato prima di tutto una cosa da vedere, da desiderare, da attingere (una parola da capire, contemplare, una luce divina da vedere), poi, spetta a te, di metterla in pratica o no. Ecco allora come nasce l'ubbidienza. Non è un ordine cieco imposto dal di fuori. È una Luce che seduce, ma che desidera toccare la volontà. (tutto il processo della lectio come spiegato)

La Parola quindi "informa" (da forma divina), da LuceAmorosa alla nostra coscienza. La coscienza è un "materiale" un po vergine, da informare, da formare, e questa formazione non cessa. Ho accennato a questo fatto nel libro sulla lectio pp. 68-84 che possono essere intitolate: "formazione della coscienza", primo dovere umano, ma anche lavoro profondo della Lectio. I disegni della pagina 81 sono semplici ma immensamente importanti per capire che nell'esame di coscienza si fanno due domande non una (come scende la Luce di Dio):

1- Ho cercato a continuare a formarmi la coscienza, la percezione spirituale della volontà di Dio, che sempre diventa più sottile e bella?
2- Ho vissuto secondo il risultato di questa ricerca?

Il n°1 è spesso dimenticato, ed è appunto questo punto che sviluppa in noi l'incontro quotidiano con La Parola di Dio. Sono cieco su un punto oggi, nella mia coscienza, e comincio a vedere oggi, su questo punto.

E la storia del Cielo: scoprire, meravigliandoci, ad ogni battito del nostro cuore un aspetto nuovo in Dio (e quindi in noi e quindi negli altri, tutto è legato da questa stessa LuceAmorosa). E la vita divina del Cielo comincia già sulla terra!

C'è solo una norma?

Allora cè una sola norma, ma ha diverse profondità che si realizzano con la crescità spirituale, inerenti con essa. Mi spiego:
Gesù dice: vi è stato detto: non ucidere, Io vi dico "non arrabiarti contro il tuo fratello".

La normal è una: non ucidere. Ma il "non ucidere" è approfondito con Gesù, fino al punto di trasformare tutte le forze vitali del nostro essere, e farci realizare questa cosa incredibile: non arrabiarsi, pregare per il nemico, soffrire per lui, portarlo come una Madre porta il suo bambino, e sentirsi ferito al suo posto.
Vedi, tutto questo è sotto la stessa norma: non ucidere! Ma chi ti fà arrivare alla trasformazione totale del tuo essere, e ti rende capace di fare anche le cose più leggere sotto e dentro la LuceAmorosa di Dio?
Vedi che il discorso della norma morale imposta dall'esterno, salta completamente con la visione che ci dà la vita spirituale. Non si rinnega la norma, non la si cambia, anzi, si danno i mezzi veri e trasformativi per arrivarci.

Questo è il miracolo che Gesù venuto a compiere. Tutto il resto è bava!

Nessuno puo mettere in pratica la norma di Gesù con le sue proprie forze! in quel senso, Gesù non porta con se una morale, sarebbe ridicolo! Gesù viene trasformare l'essere umano! Quindi la morale cristiana non deve essere insegnata per primo, ma il cammino di trasformazione. Perchè, chi puo' mettere tutto in pratica, fino in fondo? nessuno! Gesù l'ha detto: è impossibile agli uomini! La sua norma morale richiede di ricevere la forza della Sua Risurrezione, la Divinizazione.

Jean
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MessaggioTitolo: Tema di quest'anno per i Giovani: la Parola   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeDom 16 Apr - 22:26

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI PER LA XXI GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ
(9 APRILE 2006)



"Lampada per i miei passi è la tua parola,
luce sul mio cammino"
(Sal 118[119], 105)

Cari giovani!

Nel rivolgermi con gioia a voi che state preparandovi alla XXI Giornata Mondiale della Gioventù, rivivo nel mio animo il ricordo delle arricchenti esperienze fatte nell’agosto dello scorso anno in Germania. La Giornata di quest’anno verrà celebrata nelle diverse Chiese locali e sarà un’occasione opportuna per ravvivare la fiamma di entusiasmo accesa a Colonia e che molti di voi hanno portato nelle proprie famiglie, parrocchie, associazioni e movimenti. Sarà al tempo stesso un momento privilegiato per coinvolgere tanti vostri amici nel pellegrinaggio spirituale delle nuove generazioni verso Cristo.

Il tema che propongo alla vostra considerazione è un versetto del Salmo 118 [119]: "Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino" (v. 105). L’amato Giovanni Paolo II ha commentato così queste parole del Salmo: "L’orante si effonde nella lode della Legge di Dio, che egli adotta come lampada per i suoi passi nel cammino spesso oscuro della vita" (Insegnamenti di Giovanni Paolo II, XXIV/2, 2001, p. 715). Dio si rivela nella storia, parla agli uomini e la sua parola è creatrice. In effetti, il concetto ebraico "dabar", abitualmente tradotto con il termine "parola", sta a significare tanto parola che atto. Dio dice ciò che fa e fa ciò che dice. Nell’Antico Testamento annuncia ai figli d’Israele la venuta del Messia e l’instaurazione di una "nuova" alleanza; nel Verbo fatto carne Egli compie le sue promesse. Lo evidenzia bene anche il Catechismo della Chiesa Cattolica: "Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo, è la Parola unica, perfetta e definitiva del Padre, il quale in lui dice tutto, e non ci sarà altra parola che quella" (n. 65). Lo Spirito Santo, che ha guidato il popolo eletto ispirando gli autori delle Sacre Scritture, apre il cuore dei credenti all’intelligenza di quanto è in esse contenuto. Lo stesso Spirito è attivamente presente nella Celebrazione eucaristica quando il sacerdote, pronunciando "in persona Christi" le parole della consacrazione, converte il pane e il vino nel Corpo e Sangue di Cristo, perché siano nutrimento spirituale dei fedeli. Per avanzare nel pellegrinaggio terreno verso la Patria celeste, abbiamo tutti bisogno di nutrirci della parola e del pane di Vita eterna, inseparabili tra loro!

Gli Apostoli hanno accolto la parola di salvezza e l’hanno tramandata ai loro successori come un gioiello prezioso custodito nel sicuro scrigno della Chiesa: senza la Chiesa questa perla rischia di perdersi o di frantumarsi. Cari giovani, amate la parola di Dio e amate la Chiesa, che vi permette di accedere a un tesoro di così alto valore introducendovi ad apprezzarne la ricchezza. Amate e seguite la Chiesa, che ha ricevuto dal suo Fondatore la missione di indicare agli uomini il cammino della vera felicità. Non è facile riconoscere ed incontrare l’autentica felicità nel mondo in cui viviamo, in cui l’uomo è spesso ostaggio di correnti di pensiero, che lo conducono, pur credendosi "libero", a perdersi negli errori o nelle illusioni di ideologie aberranti. E’ urgente "liberare la libertà" (cfr Enciclica Veritatis splendor, 86), rischiarare l’oscurità in cui l’umanità sta brancolando. Gesù ha indicato come ciò possa avvenire: "Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi" (Gv 8, 31-32). Il Verbo incarnato, Parola di Verità, ci rende liberi e dirige la nostra libertà verso il bene. Cari giovani, meditate spesso la parola di Dio, e lasciate che lo Spirito Santo sia il vostro Maestro. Scoprirete allora che i pensieri di Dio non sono quelli degli uomini; sarete portati a contemplare il vero Dio e a leggere gli avvenimenti della storia con i suoi occhi; gusterete in pienezza la gioia che nasce dalla verità. Sul cammino della vita, non facile né privo di insidie, potrete incontrare difficoltà e sofferenze e a volte sarete tentati di esclamare con il Salmista: "Sono stanco di soffrire" (Sal 118 [119], v. 107). Non dimenticate di aggiungere insieme con lui: "Signore, dammi vita secondo la tua parola... La mia vita è sempre in pericolo, ma non dimentico la tua legge" (ibid., vv. 107.109). La presenza amorevole di Dio, attraverso la sua parola, è lampada che dissipa le tenebre della paura e rischiara il cammino anche nei momenti più difficili.

Scrive l’Autore della Lettera agli Ebrei: "La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore" (4,12). Occorre prendere sul serio l’esortazione a considerare la parola di Dio come un’"arma" indispensabile nella lotta spirituale; essa agisce efficacemente e porta frutto se impariamo ad ascoltarla, per poi obbedire ad essa. Spiega il Catechismo della Chiesa Cattolica: "Obbedire (ob-audire) nella fede è sottomettersi liberamente alla Parola ascoltata, perché la sua verità è garantita da Dio, il quale è la Verità stessa" (n. 144). Se Abramo è il modello di questo ascolto che è obbedienza, Salomone si rivela a sua volta un ricercatore appassionato della sapienza racchiusa nella Parola. Quando Dio gli propone: "Chiedimi ciò che io devo concederti", il saggio re risponde: "Concedi al tuo servo un cuore docile" (1 Re 3,5.9). Il segreto per avere "un cuore docile" è di formarsi un cuore capace di ascoltare. Ciò si ottiene meditando senza sosta la parola di Dio e restandovi radicati, mediante l’impegno di conoscerla sempre meglio.

Cari giovani, vi esorto ad acquistare dimestichezza con la Bibbia, a tenerla a portata di mano, perché sia per voi come una bussola che indica la strada da seguire. Leggendola, imparerete a conoscere Cristo. Osserva in proposito San Girolamo: "L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo" (PL 24,17; cfr Dei Verbum, 25). Una via ben collaudata per approfondire e gustare la parola di Dio è la lectio divina, che costituisce un vero e proprio itinerario spirituale a tappe.
Dalla lectio, che consiste nel

- leggere e rileggere un passaggio della Sacra Scrittura cogliendone gli elementi principali,
- si passa alla meditatio, che è come una sosta interiore, in cui l’anima si volge a Dio cercando di capire quello che la sua parola dice oggi per la vita concreta.
- Segue poi l’oratio, che ci fa intrattenere con Dio nel colloquio diretto,
- e si giunge infine alla contemplatio, che ci aiuta a mantenere il cuore attento alla presenza di Cristo, la cui parola è "lampada che brilla in luogo oscuro, finché non spunti il giorno e la stella del mattino si levi nei vostri cuori" (2 Pt 1,19).
- La lettura, lo studio e la meditazione della Parola devono poi sfociare in una vita di coerente adesione a Cristo ed ai suoi insegnamenti.

Avverte San Giacomo: "Siate di quelli che mettono in pratica la Parola e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi. Perché se uno ascolta soltanto e non mette in pratica la Parola, somiglia a un uomo che osserva il proprio volto in uno specchio: appena s’è osservato, se ne va, e subito dimentica com’era. Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla" (1,22-25). Chi ascolta la parola di Dio e ad essa fa costante riferimento poggia la propria esistenza su un saldo fondamento. "Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica – dice Gesù - è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia" (Mt 7,24): non cederà alle intemperie.

Costruire la vita su Cristo, accogliendone con gioia la parola e mettendone in pratica gli insegnamenti: ecco, giovani del terzo millennio, quale dev’essere il vostro programma! E’ urgente che sorga una nuova generazione di apostoli radicati nella parola di Cristo, capaci di rispondere alle sfide del nostro tempo e pronti a diffondere dappertutto il Vangelo. Questo vi chiede il Signore, a questo vi invita la Chiesa, questo il mondo - anche senza saperlo - attende da voi! E se Gesù vi chiama, non abbiate paura di rispondergli con generosità, specialmente quando vi propone di seguirlo nella vita consacrata o nella vita sacerdotale. Non abbiate paura; fidatevi di Lui e non resterete delusi.

Cari amici, con la XXI Giornata Mondiale della Gioventù, che celebreremo il prossimo 9 aprile, Domenica delle Palme, intraprenderemo un ideale pellegrinaggio verso l’incontro mondiale dei giovani, che avrà luogo a Sydney nel luglio 2008. Ci prepareremo a questo grande appuntamento riflettendo insieme sul tema Lo Spirito Santo e la missione, attraverso tappe successive. Quest’anno l’attenzione si concentrerà sullo Spirito Santo, Spirito di verità, che ci rivela Cristo, il Verbo fatto carne, aprendo il cuore di ciascuno alla Parola di salvezza, che conduce alla Verità tutta intera. L’anno prossimo, 2007, mediteremo su un versetto del Vangelo di Giovanni: "Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri" (13,34) e scopriremo ancor più a fondo come lo Spirito Santo sia Spirito d’amore, che infonde in noi la carità divina e ci rende sensibili ai bisogni materiali e spirituali dei fratelli. Giungeremo, infine, all’incontro mondiale del 2008, che avrà per tema: "Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni" (At 1,8 ).

Sin d’ora, in un clima di incessante ascolto della parola di Dio, invocate, cari giovani, lo Spirito Santo, Spirito di fortezza e di testimonianza, perché vi renda capaci di proclamare senza timore il Vangelo sino agli estremi confini della terra. Maria, presente nel Cenacolo con gli Apostoli in attesa della Pentecoste, vi sia madre e guida. Vi insegni ad accogliere la parola di Dio, a conservarla e a meditarla nel vostro cuore (cfr Lc 2,19) come Lei ha fatto durante tutta la vita. Vi incoraggi a dire il vostro "sì" al Signore, vivendo l’"obbedienza della fede". Vi aiuti a restare saldi nella fede, costanti nella speranza, perseveranti nella carità, sempre docili alla parola di Dio. Io vi accompagno con la mia preghiera, mentre di cuore tutti vi benedico.

Dal Vaticano, 22 Febbraio 2006, Festa della Cattedra di San Pietro Apostolo.


BENEDICTUS PP. XVI


Ultima modifica di il Dom 16 Apr - 22:49 - modificato 1 volta.
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MessaggioTitolo: Re: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeDom 16 Apr - 22:43

Dall'ultima Enciclica: Dio è Amore

Nel n°41, il Papa parla di Maria e dice:

"Il Magnificat — un ritratto, per così dire, della sua anima — è interamente tessuto di fili della Sacra Scrittura, di fili tratti dalla Parola di Dio. Così si rivela che lei nella Parola di Dio è veramente a casa sua, ne esce e vi rientra con naturalezza. Ella parla e pensa con la Parola di Dio; la Parola di Dio diventa parola sua, e la sua parola nasce dalla Parola di Dio. Così si rivela, inoltre, che i suoi pensieri sono in sintonia con i pensieri di Dio, che il suo volere è un volere insieme con Dio. Essendo intimamente penetrata dalla Parola di Dio, ella può diventare madre della Parola incarnata."

"No comment", parole profondissime!
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MessaggioTitolo: Re: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeMer 19 Apr - 15:36

questo atteggiamento di Maria è la spiegazione di come mai il "contemplare il mondo di Maria" sia la chiave che si dimostra efficace per introdursi nella Lectio e nell'orazione.
Maria "riceveva", con atteggiamento di ricezione vigile, attiva, libera, e critica, tutti i pensieri da Dio. La contemplazione del suo mondo porta davvero a Dio.
beh,...tra poco inizia il mese di Maria..
ar
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MessaggioTitolo: Re: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeMer 19 Apr - 15:48

Se mi lanci su Maria, allora preferisco aprire un nuovo soggetto solo su Maria nella vita spirituale.
Quindi ti invito ad continuare nel nuovo soggetto: Maria nella Vita spirituale, dove riprendo le tue parole e rispondo. Grazie.
Jean
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MessaggioTitolo: Re: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeGio 7 Giu - 19:58

Carissimo Jean,
desidero ringraziarti per la giornata dedicata alla Lectio, che ci hai proposto durante il ritiro del mese scorso a Castellanza. In particolare per la pratica guidata fatta insieme al mattino.
Per prima cosa mi sono resa conto di un aspetto che fino a quel momento mi era sfuggito e che mi hai fatto capire con l'esempio del pianoforte. Tu hai detto che occorre prima togliere il panno dalla tastiera, poi il Signore comincerà a suonare su uno dei tasti. Se qualche tasto del pianoforte è ancora coperto, il Signore non potrà suonare liberamente. Questo significa che la fase della lettura e rilettura dei testi (che dura circa 30 minuti) deve essere divisa in due parti. In un primo momento bisogna fare lo sforzo di comprendere bene ciascuna delle letture, ovvero di scoprire tutti i tasti. Solo in un secondo momento occorre leggere cercando di cogliere la melodia che il Signore sta suonando per noi. Mi pare di capire, quindi, che anche nella Lectio esiste un soccorso generale e un soccorso particolare, per usare i termini di S.Teresa d'Avila.
Un'altra cosa che tu hai spiegato bene è che la luce ricevuta non deve restare sospesa per aria, ma deve toccare la terra in un punto. Questa immagine è molto bella e ieri ho avuto la fortuna di vederla dal vivo. Mi trovavo su un aereo durante il decollo, il cielo era coperto e la terra sottostante era in ombra. Solo un raggio di sole riusciva a filtrare attraverso le nubi e arrivava proprio fino alla terra facendo un cerchio di luce. Questo è ciò che dovrebbe accadere ogni giorno in noi come risultato della Lectio!
Facendo insieme la pratica, ho capito che per far scendere la luce ricevuta, bisogna dedicarvi una buona parte dei 55 minuti necessari per la Lectio. Inoltre tu hai detto che occorre collaborare con la luce, affinchè raggiunga la terra. Penso che questo punto sia fondamentale...
Grazie mille e a presto!
Anna
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MessaggioTitolo: Re: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeMar 27 Nov - 20:41

"San Girolamo dice: «Ignorare le Scritture è ignorare Cristo».

Perciò è importante che ogni cristiano viva in contatto e in dialogo personale con la Parola di Dio, donataci nella Sacra Scrittura.

Questo nostro dialogo con essa deve sempre avere due dimensioni:

1- da una parte, dev'essere un dialogo realmente personale, perché Dio parla con ognuno di noi tramite la Sacra Scrittura e ha un messaggio a ciascuno. Dobbiamo leggere la Sacra Scrittura non come parola del passato, ma come Parola di Dio che si rivolge anche a noi e cercare di capire che cosa il Signore ci voglia dire.

2- Per non cadere nell'individualismo, pero', dobbiamo tener presente che la Parola di Dio ci è data proprio per costruire comunione, per unirci nella verità nel nostro cammino verso Dio. Quindi essa, pur essendo sempre una Parola personale, è anche una Parola che costruisce comunità, che costruisce la Chiesa."

Benedetto XVI (7 nov 2007).
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MessaggioTitolo: Lectio   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeMer 28 Nov - 15:46

Grazie Jean di aver sottolineato le parole del papa sul duplice aspetto della Lectio.
Mi hai fatto vedere che per il mio cammino questa è una precisazione assolutamente molto importante e necessaria, perchè prima raramente pensavo a riflettere anche sulla Lectio come strumento di unione nella Chiesa.
Quindi: GRAZIE per questa indicazione fondamentale.
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MessaggioTitolo: Re: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeMer 28 Nov - 16:16

Peccato che non l'hai visto prima. Eppure l'unico esempio che prendo nella lectio è quello di: "vai a riconciliarti col tuo vicino". Questo esempio si trova anche chiarmamente detto nel mio libro.
Il nostro ideale è Gesù, e Gesù ha un "Corpo", non è solo un "Capo".
Jean
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MessaggioTitolo: Lectio   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeMer 28 Nov - 16:59

Caro Jean, questo è per me un ennesimo esempio di come io ho bisogno di sentirmi dire e ridire le cose, da te o da altri, anche se tu le hai già espresse chiaramente nell'insegnamento. Ma le cose sono talmente numerose che molte a me sfuggono (anzi a me, devo dire, ne sfugge la maggior parte, perchè per me il lavoro di digerirne anche una sola, che per altri invece è immediata, è talmente difficile e lungo... ) Certo, ci hai detto ben chiaro che prima della Lectio ci si deve "svuotare dai sassi, o dalle patate", ma anche solo il chiedere al Signore"dammi di riappacificarmi" poi rischia di esaurirsi nella preghiera di quel momento, per dedicare dopo tutta l'attenzione alla luce della Lectio. Invece anche il momento della preghiera prima della Lectio ha una dimensione molto più ampia.
La purificazione ...non deve interrompersi un momento, hai ragione, deve essere continua, solo così può farci aprire a considerare sempre nuovi aspetti ogni giorno. OGNI MOMENTO, restare sempre vigili...
Già: ogni volta per me è vedere un nuovo piccolo particolare della mia miseria... e così mi sembra che non potrà mai avere fine la strada che devo percorrere... Non posso fare altro che ringraziare della luce, ed aggrapparmi alla rinnovata esperienza di quanto devo pregare perchè mi sia data la grazia di allargare il cuore e la mente almeno un minimo!!!!
Grazie, siamo in Avvento!
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MessaggioTitolo: Lectio che costruisce Chiesa   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeMer 28 Nov - 21:11

Alcune impressioni che sottopongo al parere degli altri.
Chi ascolta la Parola, e la mette in pratica, diventa un tralcio della unica vite. Diventa lui stesso vero tempio, abitato dalla Parola, e pietra viva della vera dimora di Dio, del nuovo Tempio (cioè del Regno, che è casa di preghiera, cioè casa di comunione con Dio Padre e con i fratelli), di cui è pietra angolare Cristo morto e risorto. Chi ascolta la Parola, se ne lascia purificare, giunge fino ad assimilarsi alla Croce. Così, unito al popolo di coloro che hanno vinto la bestia, può alla fine stare ritto sul mare di cristallo della Gloria, in questo modo fatto simile all'Agnello, che si erge ritto sul nuovo monte di Sion del Regno di Amore e Gloria.
La Lectio mezzo di costruzione della comunione del Regno della Gloria.
Sembra' così semplice, viene detto quasi ogni giorno, in un modo o nell'altro, ma non lo avevo rilevato...

La Misericordia di DIo........ è sconvolgente, indicibile.
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Anna Maria

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MessaggioTitolo: Re: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeMer 16 Gen - 3:25

Ciao Jean,
durante l'ultimo incontro di Busto Arsizio sulla Lectio tu hai detto che la Sacra Scrittura ha un valore sacramentale. Ogni sua parola, infatti, è come un diamante nelle mani di Dio ed è capace di trasmettere la sua luce amorosa in modo sempre diverso.
Dio è abbondanza, è una cascata, ha un desiderio ardente di darsi a ciascuno di noi e durante la Lectio Divina ci trasmette ogni giorno un "boccone" della sua luce e del suo calore. Il testo è il tramite, il mezzo che Egli utilizza per parlarci, la Parola poi entra nel cuore, nella cappella interiore e parla senza rumore di parole.
La domanda che ora vorrei porti è la seguente: è possibile questa comunicazione anche senza il testo? Penso ai bambini piccoli, alle persone che non sanno leggere o che non possono avere la Bibbia...
Grazie mille!
Anna
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MessaggioTitolo: Re: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeMer 16 Gen - 4:55

Ciao Anna,
Grazie per la tua domanda. Mi è stata fatta anche da un'altra persona alla fine della giornata, sabato scorso, a Busto. E' una domanda molto importante. Perché? Perché appunto, come dice Enzo Bianchi (e ha ragione): la Bibbia è tornata solo da poco dall'esilio della Contro-Riforma. Ma anche prima, non credo che prima dell'invenzione della tipografia tutti potevano possederla. Quindi varie categorie di persone non potevano avere accesso facilmente alla Bibbia in varie epoche della storia. Per esempio nel 1551, poi 1559, poi 1583 la Bibbia in Spagnolo venne ritirata dall'Inquisizione per paura dell'interpretazione personale deviante (che si era aperta con esagerazione dal Protestantesimo). Era rimasta solo in Latino. Quindi santa Teresa di Avila non avrà accesso a tutta la Bibbia. Santa Teresina, tre secoli dopo, in Francia, non aveva neanche tutta la Bibbia in Monastero. Era cosa comune nei Carmeli fino a 60 anni fà. Questo mostra come la Bibbia era veramente "in esilio".

Ho fatto allusione a questo problema nel mio libro (in Francese) sulla lectio divina. Ancora Editore ha pensato opportuno togliere questi passi forse troppo particolari (tra altri anche tolti), per comodità editoriali. Quindi non lo trovate nella vostra versione in italiano. Ho mostrato in un lungo paragrafo come, secondo me, santa Teresa implicitamente risolve questo problema dell'assenza della Bibbia: nel "Cammino di Perfezione", capolavoro pedagogico suo, lei scrive sull'orazione! Ma la prima parte di questo libro lei (non avendo ne Bibbia ne Lectio) proporrà le tre virtù (che a loro modo riassumano tutto il Vangelo): umiltà, carità, distacco, e mostrerà come praticarli in modo elevato. (sono secondo me un altro modo di presentare i consigli evangelici di: obbedienza, castità, povertà.) Quindi ecco che il Vangelo viene riassunto da santa Teresa, e il modo di darsi a Dio aperto (tramite le tre virtù). Perché ricordiamoci che la lectio coinvolge un "darsi a Dio", o in altri termini: una purezza, un desiderio di conversione, di cambiamento. Tutto cio' fatto con "determinata determinazione".

"La coscienza è il nucleo più segreto e il sacrario dell'uomo, dove egli è solo con Dio, la cui voce risuona nell'intimità" (cfr. il Vaticano II, "Gaudium et Spes" 16, e anche CCC 1776). Con questa bellissima frase si capisce la pietra angolare della Lectio: la capacità che ogni essere umano ha in se di poter ascoltare Dio. Quindi con o senza la Sacra Scrittura, la capacità di ascoltare Dio esiste in qualsiasi essere umano – per carità! C'è una condizione per ascoltarLo? La purezza, o ancora: il desiderio di uscire di se stesso per ascoltare Dio e fare la Sua volontà. Il desiderio vero e autentico di cercare la Verità, di convertirsi.

Solo che Dio, dandoci la Sacra Scrittura come un insieme di libri che Egli ha scritto come Autore Principale, ci dà un mezzo molto più potente per essere sicuri che è Lui che parla nel nostro cuore. Anzi, con la Sacra Scrittura, il Sacramento della "Parola Eterna" finalmente è dato, e quindi la sua Voce misteriosa nel nostro cuore ha ormai dei contorni, si incarna finalmente, prende la veste umile delle parole umane. Quindi avere la Lectio (come presa dalla Sacra Scrittura) è una maggiore sicurezza sacramentale e forza nell'ascolto di Dio nel nostro cuore. Farla con al meno due letture liturgiche, è ancora una più grande sicurezza e abbondanza. Non è per niente che la Tradizione Ebrea ha una grandissima venerazione per le Scritture, per lo studio delle Scritture! Una cosa della quale dobbiamo vergognarci enormemente. Uguale per i nostri fratelli Protestanti: amano cosi tanto la Bibbia!

Mentre, avere la Sacra Scrittura e non usarla indebolisce molto la Fede: "ignorare le Scritture è ignorare Cristo" dice san Girolamo. Quanto è vero questo! Quindi probabilmente oggi, in questa età di oro che viviamo, teoricamente dobbiamo essere più forti, perché abbiamo la Sacra Scrittura a portata di mano. Pero', chi, senza che sia sua colpa, non ha sotto la mano la Bibbia, o non sa leggere, o non poteva nel passato acquistarla (poche copie, prezzo), o capirla (latino), ha prima di tutto la sua Coscienza che, nella Preghiera e con lo Spirito Santo, li permette di ascoltare Dio parlarli senza rumore di parole ("Imitazione di Cristo" Libro III C.2). E poi aveva sia il Rosario (che presenta 15 misteri legati al Vangelo), e poi le vetrate delle Chiese e l'arte. Per esempio in certe regole di Ordini medievali si diceva che a chi non sapeva leggere si doveva recitare un tot di Padre Nostro e un tot di Ave Maria, o dire il Rosario, che appunto ci porta aspetti del Vangelo tramite i Misteri da meditare.

Viviamo quindi una età di oro oggi, nel senso che ognuno puo' avere la sua propria Bibbia, nella sua lingua, con note ecc. Abbiamo anche la versione interlineare, vari libri, dizionari ecc. Quindi non abbiamo scuse!! Il Vaticano II ha detto: "Affinché la mensa della parola di Dio sia preparata ai fedeli con maggiore abbondanza, vengano aperti più largamente i tesori della Bibbia in modo che, in un determinato numero di anni, si legga al popolo la maggior parte della sacra Scrittura." (Sacrosanctum Concilium 51). E' stato fatto! Ed è per questa ragione che, tornando in un certo senso ad una età di oro – come quella dei Padri della Chiesa che commentavano la Sacra Scrittura a partire della Liturgia della Messa – facciamo la lectio a partire delle letture del Giorno, perché ormai le letture (dopo la riforma liturgica) coprono "la maggior parte della Sacra Scrittura". E' cosi che dobbiamo in gran parte al Concilio il ritorno dall'esilio della Sacra Scrittura.

Quindi educare le persone a preferire la Voce di Dio, educare i giovani a saper ascoltare la Voce di Dio che risuona nel loro cuore, tale luogo sacro (come dice il testo del Concilio citato sopra) è un grande servizio. E più sono giovani, più sono capaci di ascoltare Dio nel loro cuore. Solo che noi adulti, non avendo questa abitudine, pensiamo la cosa difficile o complicata per loro. Basta insegnare questo ai piccoli, e loro, con maggiore sensibilità spirituale, ascoltano Dio che parla nel loro cuore a qualsiasi tempo. Sapranno cosi ricorrere a Lui e alla Sua amicizia, a qualsiasi momento! Che prezioso Tesoro offriamo a loro educandoli a questo ascolto e a questa libertà! - Ma sappiamo noi se Dio parla o no? - I nostri dubbi le proiettiamo sui bimbi e sui giovani! Peccato! Peccato!
"La coscienza è il nucleo più segreto e il sacrario dell'uomo, dove egli è solo con Dio, la cui Voce risuona nell'intimità."

Grazie ancora per la tua domanda! Ho cercato di dire alcuni punti essenziali, ma sono stato breve! La questione merita di più.
A presto
Jean
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MessaggioTitolo: Re: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeSab 19 Gen - 0:12

Grazie, Jean, per la tua risposta.
E' molto esauriente, anche se tu dici di essere stato breve!
Sono pienamente d'accordo con te sulla necessità di insegnare alle persone, fin dai primi anni di vita, ad ascoltare la Voce di Dio. Questo è un punto che mi sta molto a cuore!
C'è ancora una cosa però che vorrei chiarire: tu hai usato anche l'espressione " preferire la Voce di Dio", quindi significa che ci sono altre voci che parlano al cuore dell'uomo...
Potresti spiegarmi quali sono?
Grazie in anticipo!
Anna
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MessaggioTitolo: Re: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeSab 19 Gen - 5:22

Anna,

Diciamo che ci sono delle cose ancora da chiarire. Ho accennato ai punti essenziali, pero' c'è ancora da sviluppare vari aspetti, menzionati troppo in fretta.

Rispondo per il momento al meno alla tua domanda, che mi permette di sviluppare uno o due punti.

La Coscienza dell'essere umano puo' sentire la voce di Dio, ma anche la voce di qualsiasi parole che entrano. C'è una differenza immensa tra: una parola meramente umana vuota (o mezzo vuota), e le Parole umano divine che sono Spirito e Vita (che Gesù è venuto a darci! Non esistevano prima perché il mondo era sotto le tenebre e la menzogna.). Nell'essere umano tutto si misura alla capacità di "ritrovare la Parola", di "imparare la Parola umano-divina", a crescere, cosi' le sue parole diventano umano-divine! Questo punto è molto importante.
I genitori, gli educatori, ecc… hanno una autorità verso i loro figli e quindi la loro voce entra (ma qual è la qualità delle loro parole? Veicolino le Parole che sono Spirito e Verità? O mezze verità?). Certo. Non è solo la voce di Dio che raggiunge la coscienza del piccolo. Mi spiego: la coscienza si forma, va formata, non nasce perfetta e formata. Prima i tutori lo fanno poi noi continuiamo il lavoro!
L'essere umano ha capacità per ascoltare, ma ha anche capacità per crescere. Quindi la coscienza va formata. Il giovane "mangia", prende, accetta "come buona" qualsiasi parola dai genitori, da fratelli e sorelle più grandi, da educatori, dal Sacerdote ecc… prende senza necessariamente filtrare. O diciamo che filtra poco, perché da fiducia, naturalmente ai genitori ecc.
Possiamo insegnare certe cose che non sono buone, dicendo che sono buone. Ecco che si crea allora la "coscienza erronea". Prendiamo l'esempio che Gesù menziona nel Vangelo (anche se è dato per l'adulto): "vi uccideranno pensando rendere un culto a Dio" (Gv 16,2)! Quindi si puo' essere convinto di una cosa sbagliata, ed a volte anche esserlo senza colpa (è il caso della coscienza erronea invincibile (che l'essere umano non sa vincere)). San Paulo approvava l'uccisione dei Cristiani! Ed era ignorante, pensava rendere culto a Dio! (è per quella ragione probabilmente che Dio ha dovuto intervenire con grazie di tipo delle 5 Mansioni per farlo uscire dalla sua opinione erronea invincibile.)
Tutto questo per dire che anche se, di per se, la Voce di Dio risuona nel cuore (coscienza) dell'essere umano, ci sono anche altre voci che risuonano.
Quindi c'è bisogno qui di confrontare (da adulto) cio' che penso essere giusto, buono, vero, con Dio. E' il ruolo fondamentale della lectio: in essa partiamo dal principio che "non vedo" (cioè che "cio' che vedo è limitato", o che "sbaglio", e quindi "ho bisogno di rivedere la mia opinione il mio modo di credere ecc."), e stiamo chiedendo a Dio di "farci vedere la verità".
Quindi tutto cio' che pensiamo essere in tale modo, lo ripassiamo sotto la LuceAmorosa di Dio nella Lectio per verificarlo (non diamo per scontato che cio' pensiamo essere vero lo è veramente). Questa operazione è capitale. Non basta conformare il nostro agire con cio' che pensiamo essere giusto, vero, buono, ma bisogna risalire più in alto (cio' che pochi fanno purtroppo): chiederci: ma cio' che penso essere vero è veramente vero?
Teresina chiedeva sempre questo a Dio: dimmi tutta la verità (qualunque ne sia il costo), non voglio inganni, non voglio false cose, illusioni.
Ho spiegato questo punto nel mio libro sulla Lectio pagine pp. 78-83. Pagine che pochi vorranno capire. Pagine da studiare con grande meticolosità. Cosa dice Gesù ai Farisei alla fine del C. 9 di Giovanni? Perché dite che vedete il vostro peccato rimane! "Pretendere di vedere"… mamma mia!
In confessione, confessiamo cio' che abbiamo fatto che non corrispondeva con cio' che sapevamo essere giusto. Ma non confessiamo mai di non aver fatto lo sforzo necessario di assicurarci che cio' che pensiamo essere giusto lo è veramente!! Eppure, anche questo è un peccato!

Torniamo al nostro discorso.
La Voce di Dio arriva allora al bimbo? Arriva al giovane? All'adolescente? Al giovane adulto? All'adulto? Certo non viene "puramente", viene mischiata dall'opinione personale di chi ha autorità e che insegna cio' che è buono, giusto e vero: i genitori, gli educatori ecc… Ma chi ha autorità deve insegnare una cosa importante e liberante al suo fratello: deve insegnare ad ascoltare la Voce di Dio, e a cercarla per se stessa! Ed è tutto un lavoro enorme da realizzare. Quante menzogne trasciniamo in noi che crediamo essere Dio! La lectio è un lavoro straordinariamente scrostante. È un passaggio ogni giorno, in noi, nella nostra Coscienza, da un luogo di tenebre ad un luogo di Luce. Ma dipende da noi questo lavoro.

Mi ha molto molto colpito un passo di san Giovanni della Croce quando parla della Bibbia:
"Invero, durante l'esposizione di quanto, con l'aiuto di Dio intendo dire soprattutto delle cose più importanti e difficili a capirsi, mi avvarrò della sacra Scrittura. Se ci si lascia guidare da questa, non si potrà mai sbagliare, perché lo Spirito Santo parla in essa." (Prologo della Salita del Monte Carmelo)
"lo Spirito Santo parla in essa". Quando dicevo "preferire la voce di Dio" intendevo anche questo: andare a trovare la voce di Dio nella sacra Scrittura. Perché "è Lui che parla in essa". È un affermazione che puo' spiazzarci! Ed appunto il nostro rischio oggi, con tutto lo sforzo dell'esegesi storico-critica, è di essere presi nelle reti di essa invece di saper partire da lei (l'analisi della lettera del testo) per andare nel più profondo del testo (senza negarla, ne perderla neanche). E' come vedere Gesù: abbiamo bisogno della penetrazione che ci dà lo Spirito Santo per incontrare Gesù! Se no, vediamo l'uomo, le vesti, il colore dei capelli, l'aspetto del suo fisico, e non entriamo mai nella sua anima, nel suo spirito e non tocchiamo mai la sua Divinità! Il testo della Bibbia è come Gesù! E quando santa Teresa di Avila aveva una visione una volta si è fermata per considerare il colore degli occhi di Gesù! La visione sparì! Perché? Perché la lettera (o il suo corpo) invece di essere vetrata che lascia passare la Luce è diventata muro; ha ucciso chi la guardava (la lettera uccide dice la Scrittura)! Quindi bisogna vedere il corpo si, ma bisogna anche entrare più dentro! Se no, Gesù ci dirà: "avete occhi ma non vedete"… E' lo Spirito che ci fa entrare in profondità: bisogna chiederGlielo
Quindi come vedi, bisogna andare dalla sacra Scrittura per ascoltare Dio, lo Spirito che parla in Lei, e bisogna avere un attitudine di apertura verso lo Spirito Santo per ascoltare le Parole che sono Spirito e Vita (il boccone di oggi). Quindi preferire questo libro ad un altro (per sentire intensamente la Voce di Dio) e, aprendolo, saper andare in profondità. Ecco la via stretta dell'entrata in Gesù, per toccare la sua Divinità e dire con Tommaso: "mio Signore, mio Dio".

Quando l'ultimo apostolo muore, è a quel momento che la Bibbia (Antico e Nuovo Testamento) diventa veramente Sacramento delle Parole che il Padre vuole darci nel Figlio. Pur essendo ispirata da Dio, acquista come una funzione, è come rivestita di una Virtù sacramentale unica che non aveva prima, perché il Figlio non si era ancora incarnato! Ormai, tramite Lei (la Bibbia), Dio ci parla, ci comunica le sue Parole, nel Figlio Incarnato. Che meraviglia di vicinanza potente! Che meraviglia di poter ascoltare Dio che vuole parlare ogni giorno ad ognuno di noi.
Un Sacramento è un Sacramento, quindi è strumento che lascia passare una Grazie potente!! Quindi non si va a cercare la Voce di Dio altrove! Eppure siamo, da tempo, sommersi da mille libri, bene! Ma non leggiamo la Bibbia come si deve, come un Nutrimento! Non sappiamo leggerla! Rimaniamo con la stessa fame, ignoranti della Capacità straordinaria che Essa ha per parlarci! E' Dio che parla in Lei.
E' quindi scelta nostra di "preferire".
E anche questo si insegna pian piano a piccoli e ai meno piccoli, perché il Sacramento ormai è accessibile! Viviamo una età di Oro, davvero! La Bibbia solo da poco è facilmente accessibile a tutti e con buone traduzioni ecc.
Se si sapesse quanto questo Sacramento è potente!!! e come è in ogni giorno che agisce, il mondo cambierebbe in tre anni!
A presto
Jean
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MessaggioTitolo: Re: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeSab 19 Gen - 19:02

Jean,
grazie per la tua bellissima risposta!
Leggendo il tuo scritto pensavo che molte cose, con il passare degli anni, si sono imposte silenziosamente nella nostra vita quotidiana e ora ci sono diventate indispensabili.
Nessuno di noi, per esempio, potrebbe più fare a meno della corrente elettrica e si utilizza il lume di candela solo nei casi di emergenza.
Abbiamo invece tra le mani un mezzo potente per ascoltare la voce di Dio e non lo utilizziamo o lo usiamo male!
Hai proprio ragione: se ciascuno di noi prendesse sul serio il Tesoro che ci viene offerto quotidianamente e insegnasse agli altri a fare altrettanto, allora il mondo cambierebbe davvero in poco tempo!
Abbiamo quindi una grande responsabilità: mettere in pratica e trasmetere agli altri ciò che abbiamo ricevuto.
Grazie ancora...
Anna
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MessaggioTitolo: Re: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeSab 19 Gen - 23:02

Anna Maria ha scritto:
Nessuno di noi, per esempio, potrebbe più fare a meno della corrente elettrica e si utilizza il lume di candela solo nei casi di emergenza.

Mi piace questo paragone che fai tra l'evoluzione della nostra vita (con le cose che ormai sono diventate indispensabili) ed il fatto di avere la Bibbia tra le mani con tutti i mezzi di lettura.

Cambiamenti veri e duraturi

Riprendo altre trasformazioni radicali nella nostra vita: c'è stato già un cambiamento tremendo durante il Medioevo da una vita "senza la forza del cavallo" (per arare) ad una vita "con la forza del cavallo", cambiamento che ha liberato l'uomo aiutandolo a vacare ad altre cose più sofisticate che coinvolgono non solo la forza fisica, ma i suoi talenti di uomo (intelligenza, immaginazione, creatività, ecc..), poi dopo, con l'invenzione dei motori passiamo dal "cavallo" alla "macchina", e poi "all'aereo". Chi puo' oggi dire: torniamo al cavallo?
Poi c'è stata l'elettricità! Per ogni casa!
Poi c'è stato il telefono! Poi la Radio! Poi la TV. Per ogni casa!! Non sono un lusso oggi!
Poi adesso, da meno di 15 anni, c'è il computer e l'internet possibile in ogni casa. Anche se per questo ancora c'è gente che crede che puo' cavarsela senza, e non si rende conto che ormai non potrà più!
Senza dimenticare il telefonino.

I mezzi della Speranza

Il paragone quindi è bello e forte tra l'evoluzione della nostra vita, con le cose che ormai sono diventate indispensabili, ed avere la Bibbia tra le mani come una potenza trasformante della nostra vita quotidiana, della nostra persona. Cio' vuol dire che non c'è vergogna nel cambiare, nel avere cose più efficaci, più rapidi! Cio' non squalifica il passato, ma qualifica il presente ed il futuro.
Quale è il contenuto della Speranza Cristiana? È solo una cosa futura? Cioè la Beatitudine eterna, il contemplare senza fine, con giubilo, Dio? La Speranza Cristiana deve essere definita chiaramente! La vita sulla terra ha una speranza necessaria ad adempiere per parlare della Beatitudine eterna: la Pienezza della Carità come fine della vita umana sulla Terra! E' a questa condizione che si arriva alla Beatitudine eterna! E' per quella ragione che il Concilio Vaticano II ha ribadito il contenuto vero della Speranza terrena (quella vera, quella legata alla speranza dopo morte): arrivare alla santità!
Il Concilio ha posto quindi i limiti della Speranza umana dicendo: Dio ci vuol vedere arrivare a questa meta! Dio ha promesso questo sulla Croce, perché sulla Croce ha dato la meta della speranza Cristina: l'unione con Lui, e la Pienezza della Carità.
E chi parla di speranza parla obbligatoriamente dei passi della Speranza, dei passi che ci danno giorno dopo giorno, passo dopo passo (passi fatti "in Dio", sempre di più, in sinergia), la Speranza finale.
Il Concilio dice: "Si può pensare legittimamente che il futuro dell'umanità sia riposto nelle mani di coloro che sono capaci di trasmettere alle generazioni di domani ragioni di vita e di speranza." (Gaudium et Spes, 31)
Le "ragioni di speranza" sono oggi "i mezzi della Speranza": cioè i "METODI", il "come fare per arrivare" (il "know how")! Oso dire quindi: "il futuro dell'umanità è riposto nelle mani di coloro che sono capaci di trasmettere alle generazione di domani i metodi per arrivare alla Pienezza della speranza Cristiana"!

Tutti i mezzi sono pronti

Forse i nostri fratelli Protestanti potranno sorridere del fatto che dico che noi cattolici viviamo in una Età di Oro perché abbiamo la Bibbia tradotta nelle nostri mani! Comunque il progresso realizzato negli ultimi decenni ci offre: la Bibbia tradotta bene, con anche versioni interlineari, con Vocabolari straordinari accessibili (e sempre più con programmi di computer (invece di portarsi dietro vari grossi volumi)), con anche i Padri della Chiesa che ci mostrano bene il rapporto, nel Testo sacro, tra "corpo", "anima" e "spirito" di questo testo. Quindi non possiamo negare il "progresso" realizzato al servizio di questo Sacramento. Abbiamo tutti i mezzi pronti per poter "mangiare"/ricevere questo Sacramento!
Stiamo passando dalla "Candela" alla "Lampada elettrica"!

Quanto è potente la Lectio soprannaturale!

Quanto è potente questo Sacramento della Mensa della Parola di Dio (la prima parte della Messa)!! Quanto è potente! solo chi ha l'esperienza della Lectio ben fatta puo' capire questo! Quanto è potente la lectio ben fatta per trasformare la vita di un essere umano!! Siamo ancora forse lontani dal fatto di capire il valore straordinario di una lectio fatta a partire della Mensa quotidiana preparata da Dio!!
Quando passeremo veramente alla Lampada elettrica? Quando passeremo dal Cavallo alla Macchina? Quando passeremo dalla Lettera alla e-mail? Quando passeremo dal viaggio in mare al viaggio in aereo? Quando impareremo a scoprire che Dio parla veramente ad ognuno di noi, ogni giorno, e quanto questa parola cambia la nostra vita in modo potente!
E' tramite questa esperienza (e quella della Preghiera del Cuore) che capiremo perché siamo Cristiani, cosi Dio potrà entrare veramente nella nostra vita, potrà cambiarci, guarirci, trasformarci, prendere sempre possesso di noi con il Suo Soffio (lo Spirito Santo).
La lectio è un'operazione soprannaturale, che appartiene al "soccorso particolare" della Grazia, non è una semplice meditazione fatta sotto la luce della Fede, o una bella esegesi di un testo (o una minestra riscaldata: la lettura di un bel commento).

Cosa trasmettere agli altri?

Si abbiamo bisogno non solo di sperimentare questa "manducazione" (manducatio) ma anche di trasmetterla agli altri! Insegnare a loro "come fare"! si impara a fare questa manducazione! Ci dovrebbero avere delle Scuole che insegnano solo questo: la manducazione della Parola di Dio (come mangiare) e la manducazione del Corpo e Sangue di Cristo (la preghiera del Cuore) che ci permette di dimorare in Lui sempre più profondamente.
Abbiamo bisogno oggi di metodi! Cio' che ci manca di più sono i metodi! La dottrina sui metodi, e la pratica di questi metodi! È ARTE! ARTE divina! Non dare alla gente il Pesce, ma insegnare alle persone a diventare adulti responsabili della loro propria vita spirituale e quindi insegnare a loro a Pescare! ARTE Sacra!
Non contemplare poi dopo condividere cio' che abbiamo contemplato! Ma contemplare, ricevere da Dio l'arte del "come contemplare" e poi insegnare agli altri a contemplare! Cosi facciamo dei Figli a Dio, non degli schiavi che dipendono sempre da chi sa, da chi contempla! Questa è la dignità straordinaria di ogni essere umano, di ogni cristiano!
Quindi non sbagliamo contenuto di cio' che va trasmesso!

Un programma voluto da Giovanni Paolo II per il Millennio

Il Papa Giovanni Paolo II ha chiesto che questo sia il programma di ogni parrocchia! Mettiamoci allora a lavorare! Rimbocchiamo le maniche e studiamo quest'ARTE del trasmettere agli altri come entrare in contatto con Dio e come mangiarLo! Mangiare la Sua Parola, e Mangiare il Suo Corpo e Sangue. Mettere in pratica le Sue Parole, e Dimorare in Lui, per poter attraversare il Mare abissale che ci separa dalla Santità di Dio!
Grazie Anna
A presto
Jean
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MessaggioTitolo: Re: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeDom 20 Gen - 19:10

Grazie a te Jean!

Sì, abbiamo bisogno prima di tutto di definire chiaramente la Speranza Cristiana, la meta della nostra vita sulla Terra.
Spesso mi sono sentita ripetere la frase: " l'importante è camminare ". Non è vero! Se non si ha una meta chiara, non si arriva da nessuna parte. Una persona potrebbe paradossalmente trascorrere la vita a camminare attorno al tavolo della propria cucina!
E' bello sapere che la meta della santità, intesa come Pienezza della Carità, è per tutti, anche se può sembrare un traguardo irraggiungibile.
Del resto, quando un bambino viene al mondo, non è nemmeno capace di sorreggere la propria testa. Nessuno però dubita del fatto che, nel giro di pochi anni, sarà in grado di compiere i movimenti più complessi e, crescendo, diventerà un adulto capace di generare altre persone.

Abbiamo poi bisogno di metodi per raggiungere questa meta così affascinante. Metodi divini, come tu dici, ricevuti da Dio nella contemplazione, ma nello stesso tempo, oserei dire, "scientifici", perchè basati sull'osservazione diretta di ciò che fa realmente crescere nel cammino verso la santità. Questo è un campo di lavoro immenso!
La Lectio soprannaturale come tu la proponi, una volta sperimentata, diventa veramente indispensabile nella vita quotidiana e non si capisce come sia stato possibile vivere prima senza. Si impara un po' alla volta, come a leggere e a scrivere, ma ne vale la pena, perchè è davvero un mezzo straordinario di trasformazione di se stessi e del mondo.

Grazie di cuore...
Anna
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MessaggioTitolo: Re: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeDom 20 Gen - 23:49

Anna Maria ha scritto:
... non si capisce come sia stato possibile vivere prima senza...
Quanto queste parole sono giuste e belle!!

Avete ormai una grossa responsabilità.... di far conoscere - con tutti i mezzi - questa "lectio soprannaturale", questo forte Sacramento!

Grazie
Jean
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Marco




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MessaggioTitolo: Re: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeLun 21 Gen - 20:01

Jean, potresti per favore spiegare le principali differenze e analogie di questo metodo di lectio con quello proposto a lungo dal Cardinal Martini?
Grazie mille!
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MessaggioTitolo: Re: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeLun 21 Gen - 23:16

Marco ha scritto:
Jean, potresti per favore spiegare le principali differenze e analogie di questo metodo di lectio con quello proposto a lungo dal Cardinal Martini?
Grazie mille!
Carissimo Marco,
Grazie per la tua domanda. Sono contento della tua venuta sul Forum, e ti ringrazio per questa tua domanda che mi permette di chiarire questa relazione con la lectio proposta dal Cardinale Martini. E cosi affronterò punti che credo essere molto importanti per noi Cristiani.

1- Non c'è differenza tra la lectio "del Martini" e la lectio che insegno. Nel fondo, non c'è differenza! Se no, questo vorrebbe dire che stiamo cambiando o la religione o l'uomo stesso. E, grazie a Dio, non è il caso.

2- La lectio cosiddetta "del Martini" non è del Martini ovviamente ma è semplicemente la tradizione medioevale cristallizzata da Guigo il Certosino, ripresa da vari autori, non di meno il Giovanni della Croce. Il Catechismo la riassume cosi: "2654 I Padri della vita spirituale, parafrasando Mt 7,7, così riassumono le disposizioni del cuore nutrito dalla Parola di Dio nella preghiera: «Cercate leggendo e troverete meditando; bussate pregando e vi sarà aperto dalla contemplazione». (Guigo il Certosino, Scala claustralium, 2, 2: PL 184, 476. Tuttavia queste parole non sono recepite nel testo dell'edizione critica SC 163, 84; vedi ivi l'apparato critico.)"
Quindi come vedi le varie tappe del: "leggere", "meditare", "pregare" e "contemplare" (e a volte si aggiunge "agire") sono presenti in questa tradizione, che fa di queste tappe come una "Scala" che ci fa arrivare al cielo della Contemplazione (l'aggiunta dell'azione dà una tonalità "nuova" ma molto molto interessante che punta sull'Incarnazione della Parola della nostra vita). Quindi non è ovviamente "del Martini" nel senso che lui avesse voluto introdurre qualche cosa di nuovo nella sua diocesi o altrove. Siamo d'accordo su questo.
"Leggere la Sacra scrittura pregando" non è una novità! È l'essenza dei Padri della Chiesa.

3- L'aiuto della Mistica permette di fare progressi enormi nell'esplicitare aspetti del metodo della lectio praticata sia dagli agiografi (autori dei libri) del Nuovo Testamento quando leggono l'Antico Testamento sotto la Luce dello Spirito Santo, sia subito dopo degli apologeti o dopo dai Padri della Chiesa. Questa esplicitazione del metodo che faccio non aggiunge niente di nuovo, solo chiarisce certi aspetti cosi ognuno puo' ormai prende meglio la sua responsabilità nel "Mangiare" la Parola. Quindi non è un "mio" metodo, ma una pratica che molti praticano senza sapere, e che si vede soprattutto dai Padri della Chiesa quando, durante la Sinassi (la Messa), commentano le letture del giorno! Quindi partendo da una pratica esplicita, quella di fare la lectio a partire delle letture della Messa, come per esempio è stata fatta a partire dalla Riforma liturgica portata dal Concilio Vat II, sono arrivato ad esplicitare aspetti fondamentali della lectio che chiamo "ben fatta" o ancora "soprannaturale". Varie persone avendo letto il capitolo II del mio libro mi hanno detto: "ma è cosi che la faccio da sempre"! Questo è la conferma che alcuni, d'istinto, avendo tra le mani i messalini mensili (in Francia l'abbiamo dall'inizio degli anni 80 (ma è iniziativa dell'università di Laval in Canada)), avendo quindi solo le letture del giorno, hanno cercato di ascoltare Dio ogni giorno e ci sono riusciti! Ma d'istinto.

4- quindi la lectio come la spiego, in fondo, è uguale all'altra, la classica (ma con l'azione), ma porta con se delle esplicitazioni molto importanti. Ne elenco alcune:

a) Mostrare che il sotto fondo della lectio come modo di manducazione è Cristologico, cioè punta verso l'incarnazione delle Parole di Cristo in noi, ogni giorno. In questo senso guardiamo certo verso l'Alto, ma l'Alto punta su una cosa nella nostra volontà da cambiare. Quindi la lectio diventa uno strumento di Incarnazione delle Parole di Cristo: mettere in pratica le Parole di Cristo. Quindi si punta verso l'azione (l'actio). Puntare verso l'alto, verso una contemplazione astratta che non si incarna non è buon discernimento! Non è a "imitazione di Cristo".

b) Ho messo molto l'accento sul dinamismo che genera in noi l'azione soprannaturale di Dio, e cosi si chiarisce uno dei due tipi di contemplazione che abbiamo in Cristianesimo. Questo aiuta a capire benissimo la distanza infinita tra le due tappe: "leggere(capire)-meditare(fare esegesi, leggere commenti chiarire il testo, avere delle idee)" e la tappa molto importante e poco conosciuta e poco definita del "contemplare": che è la venuta in noi, nella nostra intelligenza, (e nella nostra volontà) di una Parola di Cristo.
Nelle mie esplicitazioni (capitolo II) Insisto molto su questo dinamismo per farlo capire! È un dinamismo che dipende da due esseri, e ognuno deve fare la sua parte: Gesù e noi. Abbiamo fino ad oggi poca chiarezza sulla questione della contemplazione che cade nell'anima (c'è un altra contemplazione che cade nello spirito nostro, che vedremo con la preghiera del cuore), cioè nell'intelligenza cosciente! La consideriamo spesso come una grazia eccezionale, non come una Grazia che Dio vuole dare ogni giorno! E peggio, non ne sappiamo cosa fare quando arriva! Mentre è tutta indirizzata verso l'Incarnazione come lo sottolineo sopra.
In questo senso, la lettura approfondita del Capitolo II del mio libro è fondamentale. Questa lectio soprannaturale è possibile, ed è possibile ogni giorno, e non è una cosa eccezionale, è il Dono quotidiano di Dio. È la realizzazione in parte della nostra domanda che facciamo ogni giorno: "dacci oggi il pani di oggi"!
Quindi mi concentro fortemente sul fatto di mettere insieme se vuoi "lettura-meditazione(capire il testo piuttosto)-preghiera(chiedere)" da un lato, e mettere dopo la risposta di Dio dall'altra parte: "contemplazione-azione(che Egli indica)".
Nel disegno che metto nel capitolo II, la freccia che va da noi verso Dio riassume il chiedere cioè "(lettura-capire-pregare(chiedere))" e la risposta di Dio, la freccia che scende dall'Alto (la LuceAmorosa di Dio) corrisponde alla "contemplazione-azione".

c) Mostrare che è un Cibo quotidiano. E quindi è chiamata questa lectio a "funzionare" ogni giorno.

d) Mostrare che è un Cibo che trasforma la nostra volontà (la guarisce) e la nostra intelligenza.

5- Quindi infine, il mio modo di presentare la lectio è un modo che porta con se grandi vantaggi:

a) è più esplicito (prima le cose c'erano certo, ma erano implicitamente presenti nell'insegnamento). Quindi è una operazione di "sviluppo" nella Teologia spirituale se vuoi ("sviluppo" come lo "sviluppo del dogma" di Newman o come viene spiegato nel Catechismo)

b) è più dettagliato: entro nei dettagli, cioè non rimango generico dicendo: "ci sarà contemplazione. Affari vostri di trovarla, di riconoscerla, ma forse arriverà, forse no"! Non spiegare alla gente questi dettagli è trattarli da bimbi, non da amici di Gesù. Ma c'è tanta ignoranza in questo campo! Mancanza di formazione. La teologia spirituale rimane spesso una materia un po' marginale purtroppo!

c) è fondamentalmente sperimentale, pratica. Non sono teorie cio' che è insegnato nel Capitolo II.

d) fa scoprire la differenza tra una buona "meditazione" (riflessione sul testo sotto la luce della fede) e la "contemplazione" (azione di Dio, adesso, sotto la modalità del soccorso particolare della sua Grazia, che porta ad una vera trasformazione, una vera incarnazione di un Boccone di LuceAmorosa divina data oggi come cibo per oggi). La differenza è enorme come il cielo e la terra sono distanti! Sotto questo aspetto, c'è molto molto da dire e ridire nella Chiesa, perché siamo stati invasi dalla "meditazione" e la contemplazione è sparita. Non si insegna più la contemplazione che cade nell'anima. (eppure i Gesuiti che predicano gli Esercizi sanno benissimo la differenza) l'esegesi storico-critica ha fatto del bene nel chiarire molte cose, ma siccome abbiamo perso la contemplazione, rimaniamo al massimo con la "buona meditazione fatta sotto la luce della fede" e niente di più, e questo non nutre, non fa di noi dei cristiani vivi! Poveri noi! E chiamiamo questo cristianesimo! Dov'è allora l'azione efficace di Dio? La lasciamo al caso! Allora povero Dio è ridotto a agire una volte o due all'anno!

e) la prima Mensa della Messa riprende il suo statuto di "Sacramento" cioè di capacità trasformativa potentissima! Chi pratica la lectio soprannaturale sa di che cosa parlo! E non è illuminismo! La SacroSanctum Concilium (n°7) dice: quando il Celebrante Proclama il Vangelo, è Gesù che parla (non che il prete è Gesù, ma che Gesù usa questo Strumento per parlarci)! Questa Presenza di Gesù tra noi ecco la Prima efficacia della Messa! E quando Gesù parla nel nostro cuore, tutto comincia a cambiare! Diventa attiva in noi questa Presenza. (ecco la citazione: "[Gesù] È presente nella sua Parola, giacché è lui che parla quando nella Chiesa si legge la sacra Scrittura." (SC 7))

f) mostra che bisogna fare la lectio "in Chiesa", è per quella ragione che umilmente e con realismo si prendono le letture della Messa del giorno! (certo: nulla vieta a noi (e/o a Dio) di fare una lectio in altri modi con altre letture, per carità)

g) mostra la quotidianità nel nostro rapporto con Dio. Non è una grazia che ricevo durante un ritiro, una volta all'anno, ma è QUOTIDIANA: dacci oggi il pane di oggi!

E' la prima volta nella storia che si fa questo: trovare con chiarezza come si fa praticamente l'Ascolto proprio della Prima Parte della Messa, la Manducatio (il mangiare la Parola)! Eppure quando si leggono i Padri, si intuisce facilmente tutto cio' che ho esplicitato nel capitolo II.

Bene carissimo. Si prende questa informazione con cautela e umiltà per favore. Una cosa è la verità delle cose, e l'altra la nostra povera realtà. Grazie. Il punto essenziale credo è di "provarla", di sperimentarla per gustarla e capire tutti i nostri discorsi! Chi ha fatto l'esperienza di questa lectio dice come diceva Anna sopra: non si capisce come si poteva vivere senza di essa!
A presto
Jean

PS Ecco il Fascicolo 2 di "Questioni di vita spirituale" publicato nel 2006 per i corsisti. Per favore leggi le pagine 5 a 7. Li' rispondo ad una domanda vicina alla tua e metto i disegni:
http://www.amorvincit.com/La_lectio_divina_le_difficolta_come%20superarle.pdf
Il link è un file Pdf, quindi bisogna aspettare un po' che si scarica il file.


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MessaggioTitolo: Re: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeMar 22 Gen - 4:14

due o tre cose sulla questione della Contemplazione

Caro Marco,

Aggiungo due o tre cose sulla questione della Contemplazione, che è il cuore della Lectio. Sono cose importanti quelle che toccano la questione della "contemplazione"!! Non puoi immaginare quanto sono importanti!
Forse la questione della contemplazione è la "differenza" che notiamo di più tra i due "metodi"... Il metodo "del Martini" è molto incentrato sulla meditazione, l'attenzione è posta sulla lectio e sulla meditatio (anche se si parlava di contemplatio), al punto che a volte non si capiva neanche cosa fosse la contemplazione.
C'è gente che ha seguito per diversi anni la Scuola della Parola del Card. Martini e non è mai riuscita a metterla in pratica e non ha mai capito bene quell'aspetto della "contemplazione", non capendo che ci fosse una parte umana e una parte divina nella lectio.
Eppure il Card. Martini è Gesuita e i Gesuiti sanno di Contemplazione; tramite gli Esercizi spirituali la predicano. Ho seguito io stesso gli Esercizi e posso dire che c'è contemplazione e l'accompagnatore spirituale che era Gesuita seguiva i risultati della mia contemplazione. Ma gli esercizi di sant'Ignazio originariamente erano fatti per discernere (è l'operazione dell' "elezione" come la chiama sant'Ignazio) su decisioni da prendere. E' un metodo forte ed efficace per questo. Ma non sono proposti come una pratica quotidiana (anche se conosco dei Padri Gesuiti che ormai fanno fare gli Esercizi nella vita quotidiana (quindi non nel quadro di un ritiro)).
Sinceramente non ho seguito il "metodo" del Martini! Quindi non posso dire di più. Sarebbe ingiusto da mia parte.

Eppure la contemplazione soprannaturale è il punto centrale nella Lectio. Fare una lectio e non arrivare al punto contemplativo insito in essa è come arrivare alla Perla e non prenderla! Se no, dov'è la Vita di Dio, e quando si comunica a noi allora? Quando le Parole, che sono Spirito e Vita, entrano in noi e ci nutrono?
Invece nel mio libro metto in evidenza, con termini semplici, la Contemplazione, la sua natura, la sua esistenza, la sua possibilità, e soprattutto come arrivarci, e cio' quotidianamente. Spiego il meccanismo stesso della contemplazione e le sue condizioni per riuscire!
Se no si spiega questo si rimane in una bella "meditazione sul testo fatta alla luce della fede"!! questo non è ancora contemplazione!
E' per questo che insisto nel mettere in rilievo l'esistenza della Contemplazione, la sua natura, la sua possibilità quotidiana, le sue condizioni: l'operazione soprannaturale dell'Ascolto, della recezione del boccone. Questo è CAPITALE. È per questo che chiamo la lectio come la spiego: lectio soprannaturale, perché ho osservato per vari anni persone che fanno la lectio, non con questa operazione! Peccato, quanta perdita di tempo e soprattutto di Grazie da ricevere.

Un Superiore Generale di un grande Ordine religioso ha letto il mio libro e mi ha detto una cosa molto importante: "hai fatto bene di mettere in evidenza l'esistenza di due tipi di contemplazione" ! Di fatti parlo di quella insita alla lectio (Dio si comunica alla nostra mente e alla nostra volontà consci ed attivi) e di quella insita alla Preghiera del cuore (Dio si comunica allo spirito nostro).

Questa osservazione è molto importante, perchè fino ad adesso la "contemplazione cristiana" non è stata ben chiaramente definita. Non abbiamo una definizione che fa l'unanimità! Siamo, nella Chiesa, divisi in varie Scuole di spiritualità, al punto di non avere neanche un denominatore comune. Lo sforzo del Catechismo (nella sua quarta parte) di dire due o tre cose, mostra la fatica che si fa a navigare tra mille Scuole, e alla fine non riuscire a dire due parole di consenso comune! Cerchi la voce "lectio", e la voce "contemplazione", e cerchi una definizione chiara, un modo pratico di fare! Non trovi!

Eppure la Parola di Dio è capitale, vitale per la vita di ogni Cristiano! E' per quella ragione che voglio sottolineare che il mio metodo non appartiene a nessuna Scuola particolare, appartiene ai Padri della Chiesa se vuoi (ma loro sono di tutta la Chiesa), ma soprattutto, appartiene alla Messa! E la Messa - meno male - appartiene a tutti!

Torniamo al nostro discorso e all'osservazione fatta da questo Superiore Generale: il fatto di parlare, per la Parola di Dio, di una contemplazione (cioè il fatto di ricevere il Boccone di LuceAmorosa nella nostra intelligenza cosciente, e nella nostra volontà) e di spiegarlo, è fondamentale!!
Sembra anche purtroppo "nuovo", anche se, come lo dico sopra, i Gesuiti, nel quadro degli esercizi di sant'Ignazio sanno questo e lo fanno fare, ma non è stato spiegato in dettaglio il "come fare", distinguendo "il pensiero", "la volontà", "il chiedere", "il aspettare una risposta", il "riceverla" ecc.... e non è stato offerto come "ritmo quotidiano", è offerto solo per i ritiri di elezione (di discernimento).
Quindi uno dei Pani che chiediamo ogni giorno al Signore nel Padre Nostro ("dacci oggi il nostro Pane quotidiano") è il Pane della Parola, il Pane di una vera Contemplazione soprannaturale efficace e trasformante, il fatto di ricevere le Parole di Gesù come Pane quotidiano che è Spirito e Vita!

Parlare anche di contemplazione, puo' sembrare una cosa astratta, persa nelle nuvole! Il termine contemplazione inganna! È per questo che lo uso poco nel mio libro! Preferisco spiegare la cosa che fissarmi sulle parole. La lectio come la spiego certo genera "contemplazione" cioè comunicazione soprannaturale da parte di Gesù che ci dà una delle sue Parole. Ma se c'è "contemplazione" è perché abbiamo fatto una domanda che punta verso la pratica: "dimmi cosa vuoi da me oggi"! quindi la "contemplatio" e "l'actio" sono inseparabili. Perché? Perché ogni Parola che esce dalla Bocca di Gesù è chiamata ad incarnarsi! Quindi vedi qui la proprietà della contemplazione: non punta verso l'alto! Ma sembra ricevere nella terra un Seme divino, puntando verso l'incarnazione del Boccone quotidiano nella terra del nostro essere! Quindi punta questa contemplazione verso l'unione in noi del Cielo (il Seme divino) e la Terra (la terra della nostra volontà). Ecco perché questo tipo di contemplazione funziona sempre!

Aggiungo un ultimo punto: l'aspetto dettagliato di una pratica da fare, mostrando il "come fare praticamente" per ascoltare Gesù invoglia! Se no, dire: lectio, meditatio, oratio, contemplatio sembra una cosa oscura, difficile ecc. e non è poco "invogliare" le persone a praticare una preghiera soprannaturale efficace. La lectio ci fa fare dei kilometri chi pochi giorni! Invece di fare alcuni centimetri in un anno! Ecco la potenza della Grazia in noi: ci trasforma!

Quanto si perde nella Chiesa nel tralasciare una questione cosi importante come la contemplazione! Quanto si perde al livello delle Grazie da ricevere! Della crescita che si puo' realizzare. Dovrebbe essere la prima materia da insegnare in teologia, dovrebbe essere la porta del Catechismo.

Spero di avere messo bene in rilievo le differenze, pur paradossalmente mantenendo che non c'è nessuna differenza in fondo tra i due metodi, e la lettura del testo in Pdf (vedere il link dato sopra) mostra i disegni che mostra le corrispondenze tra i due metodi. Spero che questo servirà all'invogliarsi a praticare e a sperimentare per vedere quanto questo metodo è potente! la lectio soprannaturale!!!
Bene carissimo. Di nuovo dico: si prendono queste "informazioni" con cautela e umiltà per favore. Una cosa è la verità delle cose, e l'altra la nostra povera realtà. Se perdiamo la pazienza e l'umiltà è inutile cio' che si fà. Grazie.

A presto
Jean

PS La traduzione italiana mi ha tolto alcuni pezzi della quinta parte del libro dove parlo di contemplazione.
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emanuela

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MessaggioTitolo: Re: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitimeMar 22 Gen - 14:33

Caro Jean,
la Lectio Divina ha davvero contenuti inesauribili, non ci basterà tutta la vita per scoprirli e contemplarli!
E' corretto affermare che la Lectio, in quanto incarnazione quotidiana della Parola che una volta ricevuta "scende in noi", (si incarna in noi) contiene anche la seconda parte della Messa: l'Eucarestia? Anche se è ormai chiaro che è la Preghiera del Cuore a corripsondere alla seconda parte della Messa!
E' corretta una Lectio che si fonde con la Preghiera del Cuore?
Grazie
Emanuela
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MessaggioTitolo: Re: 1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina)   1) Vita fondata sulla Parola di Dio (Lectio Divina) Icon_minitime

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