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 Il "Discernimento"

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Anna rita




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MessaggioTitolo: Il "Discernimento"   Il "Discernimento" Icon_minitimeVen 14 Apr - 15:07

Caro Jean,
Dicevi: "il discernimento avviene attraverso una persona"... mi collego a quanto hai scritto sul forum in francese.
Ma: e il rapporto tra ubbidienza e coscienza, come si colloca, anche (e non solo) a proposito del discernimento?

Gesù ha ubbidito al Padre.... fino alla Croce:ma sapeva che il Padre non sbaglia!!!

noi piccoli mortali... possiamo pregare, pregare, pregare...... ma soprattutto voler sperare ....la solita nuda fede ...
penso a gv della croce in carcere :mite e soave, e vedeva Dio, e poteva comporre il Cantico spirituale....

che difficile tutto...
Buon venerdi santo, e sabato con Maria . E buona Pasqua.
anna rita
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MessaggioTitolo: Re: Il "Discernimento"   Il "Discernimento" Icon_minitimeVen 14 Apr - 19:49

Carissima Anna Rita,

Grazie per la tua domanda. Eccola di nuovo:

"il rapporto tra ubbidienza e coscienza, come si colloca, anche (e non solo) a proposito del discernimento?"

L'ubbidienza è dovuta a Dio, mai ad un essere umano. Quando si cerca di ascoltare un umano, un responsabile, si cerca di ascoltare Dio in lui, non lui, se no, l'ubbidienza sacra dovuta a Dio viene scambiata contro una ubbidienza puramente umana! E' Dio che ci ha salvati non un essere umano, è Dio che ha pagato del Suo Sangue per noi non un essere umano!
Quindi, si cerca Dio nell'essere umano, nel responsabile, o nel padre/madre spirituale. Ed è, ascoltando la sua voce, che possiamo obbedire, sempre non ad un essere umano, ma a Dio.
La Chiesa viene detta "Santa" nel credo, appunto perchè è lo Spirito Santo (nominato prima di essa) che la rende santa e parla in Lei!
Quindi è cercando Dio (in Lei) che si incontra Dio (in Lei). Ma chi cerca esseri umani (in Lei), troverà dell'umano (in Lei).
Quindi paradossalmente, il rapporto ultimo esiste tra l'essere umano (la sua coscienza) e Dio. È paradossalmente un rapporto diretto, immediato. Pur avendo la mediazione umana dei membri della Chiesa, rimaniamo degli essere "soli" che hanno da fare con Dio solo.
La Teologia Cattolica ha sempre detto che il rapporto finale, decisionale, è sempre quello della Coscienza (informata)! San Tommaso d'Aquino lo dice, e anche il Cardinale Newman. Il Concilio lo ribadisce.
Ma, prima di tutto, bisogna formarsi la coscienza, informandosi, cercando la volontà del Signore, chiedendo parere, leggendo istruendosi!
Prendiamo alcuni esempi estremi, che ci aiuteranno a capire la prassi quotidiana:

1- Se il mio padre spirituale mi chiede di buttarmi dalla finestra per ubbidienza, ho il dovere davanti a Dio di disubbidire (se no sarebbe un peccato)! Quindi il discernimento, o meglio il "giudizio" si fà dentro la coscienza!
Ubbidire al padre spirituale quando mi dice di buttarmi dalla finestra, è un peccato mortale. Quindi chi giudica qui? E la mia "percezione" della Verità, l'eco della Verità nella mia coscienza.
Una coscienza, se ha fatto tutto il suo dovere di informarsi, ha il dovere di seguire i risultati trovati nella sua coscienza! Senza di che, si pone in contraddizione con la sua propria coscienza!

2- Prendiamo Giovanna di Arco: fanno su di lei una pressione immensa, nel nome di Dio. A un certo momento cede sotto la pressione. Ma in quel caso lei si pone contro la sua coscienza, perchè lei sa che non puo' disubbidire alle voce che lei sente. Lei chiede di parlare al Papa, ma non li danno la possibilità.
Ma alla fine si riprende, e segue la sua coscienza e resiste!
E' disubbidiente qui? no! ha seguito la sua coscienza!
Ma l'essere umano ha il dovere di cercare la verità, di chiedere consiglio a diverse persone. No solo ad una! Santa Teresa di Avila sapeva che il consiglio dato da uno poteva essere imperfetto, l'ha esperimentato diverse volte. Allora chiedeva a diversi. Temeva i semi-dotti!
Anche per cio che riguarda il Papa, il Cardinale Newman, diceva: "bevo prima alla salute della mia coscienza poi al Papa"!

Questa è sana Teologia.

Perchè? Perchè l'atto deve nascere dalla persona, dalla sua libertà, non da una pressione esterna! Dio non si impone, la verità non si impone.
Una persona che fa materialmente il bene (bene esteriormente e oggettivamente bene) ma che è convinta interiormente che fa il male, sta formalmente peccando! Perché? Perché siamo giudicati secondo quello che credevamo essere giusto quando abbiamo fatto l'atto! Questo punto è capitale!

Poi tu fai la domanda riguardo san Giovanni della Croce.
Cera nel suo tempo un conflitto di giurisdizione. Chi l'ha messo in prigione ecclesiastica pensava di essere nel giusto e lui era ferreo, sapeva di essere nel giusto. Perché allora ha ubbidito? Ma l'hanno preso per forza, non li hanno chiesto il permesso! Lui ha visto in questo la volontà di Dio, come Gesù, di essere giudicato ingiustamente. Ma lui è umile e sa di essere solo un uomo, allora se Gesù che è Dio è stato maltrattato, lui che è solo un uomo, salvato da Lui, non accetterebbe per amore di Lui questo trattamento? Quindi, ha voluto seguire le orme del suo Signore. Pero', ci ha messo un po' di zelo personale forse nel non voler scappare. Era anche doveroso di non accettare questa distruzione della sua vita corporale, che è un dono di Dio, per il servizio, per il bene che potrebbe fare dopo. Quindi la Madonna ha dovuto usare di mezzi forti per spingerlo ad scappare. Ha scappato perché sapeva fin dall'inizio che era nel giusto, a causa della giurisdizione alla quale egli era sottomesso!
Quindi, tra accettare una croce assurda a imitazione del suo Signore e per convinzione che la riforma doveva proseguire, e andarci con un zelo un po esagerato, la linea era fitta. Ma alla fine, la Madonna la quasi obbligato a scappare. Comunque, lui aveva grande estima per ogni minuto passato nel carcere, perché ovviamente, sotto questa oppressione, si impara "la scienza della Croce" ed è vero che qui, solo chi ha sperimentato questo puo' capire ed apprezzare, se no, sembra masochismo! E quindi, non avrebbe scambiato contro niente il tempo passato li!

Quindi lui obbediva alla sua coscienza, informata, che li diceva che era nel giusto, perché dipendeva di un'altra giurisdizione ecclesiastica. Mentre coloro che lo maltrattavano (ma non tutti), pensavano di essere davanti ad un ribelle. Se ubbidiva a loro, tradiva la sua coscienza e quindi, avrebbe commesso una seria infedeltà al Signore.
Si puo' anche dire che egli ha accettato queste vicende, per gli altri (la Riforma).

Quindi concludendo si puo dire:

1- è un "dovere" di informarsi bene, di prenderne tutti i mezzi per farlo.

2- è "obbligo" di conformarsi alla sua coscienza (ormai informata) dopo.

Va bene cosi?
A presto
Jean
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Anna rita




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MessaggioTitolo: la scienza della croce   Il "Discernimento" Icon_minitimeVen 14 Apr - 22:20

vorresti spiegare meglio questo concetto?edith stein cosa ha scritto a questo proposito?

altra domanda:santa faustina kowalska durante una visione riceve l'ordine da Gesù di eseguire una certa azione .in seguito la sua superiora le dà l'ordine opposto .lei ubbidisce alla superiora .Gesù le dice "hai fatto la scelta giusta"...cosa significa?

grazie anna rita
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MessaggioTitolo: Re: la scienza della croce   Il "Discernimento" Icon_minitimeVen 14 Apr - 22:37

Anna rita ha scritto:
vorresti spiegare meglio questo concetto?edith stein cosa ha scritto a questo proposito?
Quale concetto? "la scienza della Croce"?

Anna rita ha scritto:
Altra domanda: santa faustina kowalska durante una visione riceve l'ordine da Gesù di eseguire una certa azione. in seguito la sua superiora le dà l'ordine opposto. lei ubbidisce alla superiora .Gesù le dice "hai fatto la scelta giusta"...cosa significa?
grazie anna rita

Anche santa Teresa di Avila ha fatto la stessa cosa! Certo, chi si deve ascoltare preferire il consiglio dato dall'accompagnatore o dalla Chiesa. Non è una cosa di coscienza qui! Quando si ha visioni e cose del genere, la strada da seguire è l'ubbedienza a Dio tramite l'accompagnatore.
Mi dirai: ma questo è in contradizzione con quello che ho detto riguardo a Giovanna di Arco.
Il Discernimento ha bisogno di crescere e di svilupparsi. A volte anche la chiesa mette alla prova la qualità spirituale di una persona, chiedendoli di fermare quello che fà, o da ordini diversi dalle visioni.
Qui non si tratta di cose di coscienza! no! qui si tratta di visioni!
A Giovanna di Arco ci si chiedeva di negare le sue visioni. Mentre qui, si tratta di non eseguire il contenuto.
La cosa è diversa.

Per esempio: A te puo' sembrare di vedere una cosa! Ma devi verificare no? Il tuo accompagnatore non ti dice: tu non hai visto niente! Invece ti dice: non seguire cio' che hai visto.
E' più sicuro seguire il senno della raggioine, le cose normali, l'insegnamento normale del Vangelo, che inventarsi visioni ecc... Per questo, la Chiesa è molto prudente con queste cose!
- Perchè?
- Perchè l'essenziale è stato dato una volte per tutte (il Vangelo), perchè allora andare a cercare altre cose?! Basta approfondire cio' che è stato dato.
A certi momenti della vita spirituale, la persona puo' avere manifestazioni spirituali, e si rischia di seguire il suo "ego" spirituale, invece di seguire Dio. E quindi, l'ubbedienza qui, è l'unica "salvezza" per la persona, se ha l'umiltà di sentire la voce di Dio nell'accompagnatore. Santa Teresa di Avila ne parla nel suo libro delle Fondazioni. E mette anche in guardia le Superiori riguardo anche alla ubedienza non responsabile da parte delle suore.
Ne ho visto delle persone che si sono sviati dopo aver cominciato bene, perchè ascoltavano solo loro stessi! E pur troppo, non c'è nessun modo per salavare una persona spirituale che ascolta solo se stessa! Si immagina di vedere, di sapere, di essere... e alla fine, va a 200 all'ora verso la sua rovina.
Jean


Ultima modifica di il Ven 14 Apr - 22:44 - modificato 1 volta.
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MessaggioTitolo: scienza della croce   Il "Discernimento" Icon_minitimeVen 14 Apr - 22:43

sì,per favore .puoi Spiegare meglio la scienza della Croce?
grazie anna rita
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MessaggioTitolo: Re: Il "Discernimento"   Il "Discernimento" Icon_minitimeVen 14 Apr - 22:50

Siccome stiamo parlando dell'ubbedienza, si puo' quindi anche trattare dell' "ubbedienza responsabile", e dell' "ubbedienza cieca"!
Il Concilio Vaticano II ha ribadito il concetto.
Jean
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MessaggioTitolo: Re: scienza della croce   Il "Discernimento" Icon_minitimeVen 14 Apr - 22:53

Anna rita ha scritto:
sì,per favore .puoi Spiegare meglio la scienza della Croce?
grazie anna rita

Ho aperto un'altro soggetto (Scienza della Croce) per rispondere a questa domanda.
Grazie
Jean
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MessaggioTitolo: citazione   Il "Discernimento" Icon_minitimeVen 14 Apr - 22:55

"Lui ha visto in questo la volontà di Dio, come Gesù, di essere giudicato ingiustamente. Ma lui è umile e sa di essere solo un uomo, allora se Gesù che è Dio è stato maltrattato, lui che è solo un uomo, salvato da Lui, non accetterebbe per amore di Lui questo trattamento? Quindi, ha voluto seguire le orme del suo Signore. "

in che modo accettare una sofferenza serve ad altre intenzioni di bene(gv della Croce accetta la sofferenza ingiusta per la Riforma?)
che senso ha seguire le orme del suo Signore?il Signore non cambia per una scelta\azione umana.

se Gesù ha riscattato il male con la Croce,come può una azione umana interagire con questa azione di Gesù?

ma soprattutto:dove nel Vangelo si fa riferimento a questi concetti?

grazie anna rita
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MessaggioTitolo: Re: Il "Discernimento"   Il "Discernimento" Icon_minitimeVen 14 Apr - 23:19

Ecco come spiega, anche se brevemente santa Teresa di Avila come l'ubbedienza purifica il giudizio:

Fondazioni, 5,11:

"Voglio far comprendere il motivo per cui mi pare che l'obbedienza sia la via più breve e il mezzo più efficace per arrivare a questo felicissimo stato [della perfezione].
Saremo padroni della nostra volontà in modo da applicarla tutta e perfettamente al servizio di Dio, solo allora che l'avremo assoggettata alla ragione. Ora, la vera via per arrivare a questo è appunto l'obbedienza. Le buone ragioni non bastano, perché la natura e l'amor proprio ne hanno in contrario in sì gran numero che non vi riusciremo mai. Spesso, infatti, ci diviene sciocca anche la cosa più ragionevole, solo per il fatto che, non piacendoci, non ci sentiamo di farla."


Dice: "saremo padroni" "in modo da" ecco il risultato dell'ubbidienza: provoca in noi la purificazione del giudizio.

Jean
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MessaggioTitolo: Re: Il "Discernimento"   Il "Discernimento" Icon_minitimeSab 15 Apr - 15:58

Questioni di ubbidienza

L'ubbidienza è diversificata. Abbiamo questi tipi di ubbedienza:

- L'ubbidienza a Dio è una cosa assoluta, e cade nella coscienza, o cadrà dopo discernimento e formazione della coscienza. Perché a volte non si sa chi è Dio. Quindi il passare dall' "idolo" Dio al vero Dio è un lungo cammino.

- L'ubbidienza all'insegnamento della Chiesa, si ma va sempre messo nel suo quadro.

- L'ubbidienza religiosa: tocca solo il foro esterno.

- L'ubbidienza all'accompagnatore spirituale: qui vorrei dire una o due cose. Prima di tutto la scelta dell'accompagnatore non è una cosa "imposta", ne da lui, ne da qualunque persona.

1- Si prega Dio da tua parte di trovare la persona giusta per adesso (perché si puo' cambiare anche, perché non tutte le persone sanno fare tutto, e ci sono tappe di vita spirituale sconosciute dal comune, quindi bisogna sapere questo). Si sceglie l'accompagnatore quindi assolutamente liberamente. (non è il caso delle altre ubbidienze: chiesa, dei religiosi ecc…)

2- L'accompagnatore intravisto prega a sua volta e prende il tempo di vedere se il sceglierlo è stato giusto o no. A volte ci sono delle persone che non sono veramente ancora pronte per camminare davvero, allora perdono il loro tempo e il tempo degli altri. La determinazione di camminare e mille altre cose vanno anche viste e pregate da parte dell'accompagnatore.

Cio' non significa dopo questo che bisogna idolatrare la relazione e farne un Dio sulla terra al quale si ubbidisce a tutto! Dio è Dio. E rimane Dio, il Bene supremo sul quale si base la relazione di accompagnamento. La relazione è "triangolare" non "fusionale".

3- Si costruisce strada facendo una "fiducia" in "Dio nel accompagnatore", cioè, si vede che Dio agisce in lui, e si ha una fiducia crescente che questa persona è capace secondo Dio di farmi fare i passi necessari per me (per arrivare alla meta: la pienezza della vita divina sulla terra).
Solo dopo questo, si puo' arrivare ad un caso come quello che hai menzionato di S Faustina. Ed è per quella ragione che lei sapeva che l'indicazione del suo accompagnatore era più sicura che una semplice visione.

Aggiungo: cosa mi serve una apparizione (nella quale Gesù o chiunque) mi chiede di fare una cosa, se la mia volontà è rigida e orgogliosa spiritualmente (nelle cose spirituali)? L'ubbidienza a Dio (rompere la volontà, ascoltando Dio tramite l'accompagnatore) è migliore che i sacrifici (di fare quello che noi pensiamo essere giusto dalla visione). Qui, la persona, ubbidendo a Dio che parla tramite la carne è più sicura, perché è incarnata, è secondo la logica dell'incarnazione, e cosi la persona impara il discernimento.

Abbiamo detto durante il Corso che cio' che caratterizza il Maestro, la Maestra di vita spirituale sono 3 cose: scienza, esperienza e discernimento.

Ecco quindi il modo di trasmissione del Discernimento. Qui, suor Faustina imparava a discernere. Cosi un giorno capirà che le visioni corporee o immaginarie sono quasi niente, e a volte meno di niente! Se non seguiva la fiducia nella logica dell'incarnazione, non crescerebbe del tutto, e il Discernimento profondo non li sarà trasmesso.

Ci sono quindi delle svolte nella vita spirituale decisive. E se non si prendono con la logica dell'Incarnazione, il progresso si ferma.

E' vero che queste cose si sono un po' perse in occidente, e se si parla di ubbidienza ormai, se ne parla spesso di modo molto superficiale e legalistico. Mentre qui, l'ubbidienza è finalizzata alla crescita della persona, finalizzata dalla meta da raggiungere, e suscitando dal didentro la crescita (è l'Arte delle arti) dove tutto è al servizio dell'interazione delicata tra lo Spirito Santo (il vero Maestro) e l'intelligenza-volontà-libertà della persona. Non si arriva alla meta a scapito della persona e della sua libertà, ma a causa dell'uso nobile (libero e intelligente) della libertà. E ci sono delle svolte assolutamente decisive. Direi questa cosa forte e forse nuova per alcuni: Dio non concede le grazie superiori se non tramite il canale di un'altra "carne" (logica umile dell'Incarnazione).

La "confessione" dell'Incarnazione è capitale. Ed è cosi che la si confessa anche e soprattutto. "In hoc cognoscitis Spiritum Dei: omnis spiritus, qui confitetur Iesum Christum in carne venisse, ex Deo est. Et omnis spiritus, qui non confitetur Iesum, ex Deo non est" (1 Gv 4,2-3) Questa affermazione di Giovanni è profondissima nella sua logica interiore, perchè Gesù è ancora "nella Carne", e se si ricorre a Lui "nella Carne" (usando i mezzi che ci mette a disposizione (e l'accompagnamento ne è uno decisivo)), allora si vince tutto.

Cose importanti e profonde.

Jean
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MessaggioTitolo: Re: Il "Discernimento"   Il "Discernimento" Icon_minitimeSab 15 Apr - 22:15

qui c'è lavoro per una vita...tanto per cambiare..
grazie. anna rita
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MessaggioTitolo: Re: citazione   Il "Discernimento" Icon_minitimeDom 16 Apr - 6:55

Anna rita ha scritto:

1- In che modo accettare una sofferenza serve ad altre intenzioni di bene (gv della Croce accetta la sofferenza ingiusta per la Riforma?)
2- che senso ha seguire le orme del suo Signore? il Signore non cambia per una scelta\azione umana.
3- Se Gesù ha riscattato il male con la Croce, come può una azione umana interagire con questa azione di Gesù?
4- Ma soprattutto: dove nel Vangelo si fa riferimento a questi concetti?
grazie anna rita.

1- Ogni atto che un essere umano pone ha delle ripercussioni su 3 cose: su se stesso, su Dio, sugli altri. Più l'amore di Dio è puro in noi più l'atto è efficace sugli altri. L'amore è come il sangue nel corpo umano! Se un membro da sangue, gli altri lo ricevono, approfittano. Il sangue passa attraverso le membra. Se qualcuno ti fa del male, tu hai 3 possibilità: 1- rispondere col male 2- non fare niente 3- pregare per questa persona e offrire quel male a Dio, perdonando, mandando lo Spirito a questa persona!
Questa prigione era a causa della Riforma che egli cominciava. Quindi la cosa era chiara! Allora hai ancora le 3 possibilità: 1- o rispondi col male, o scappi 2- non fai niente e aspetti 3- approfitti e offri tutto questo, preghi per i tuoi persecutori, usi questa occasione per trasformare la realtà, trasformare il male in bene, e ottieni grazie per la riforma anche. Il Padre di un Ordine, di una Riforma, riceve come una "ferita" nel cuore da dove scaturiscono le grazie per tutti i membri. Gv + ne parla in Fiamma Viva II,12: "Poche sono le anime che arrivano a simili vertici. Ve ne sono alcune, tuttavia, che li hanno raggiunti: sono soprattutto persone la cui virtù e il cui spirito si dovevano trasmettere successivamente ai loro figli. Dio infatti concede ai fondatori tesori e grandezze, nelle primizie dello spirito, in proporzione al numero più o meno grande di seguaci che avranno la loro regola e il loro spirito."

2- Non ho capito bene il tuo: "il Signore non cambia per una scelta\azione umana". Vuoi dire che la situazione non cambierà? A volte si! Spiritualmente si, sempre! Ma non si vede sempre. Comunque chi rende il bene al male, guadagna sempre! E chi non lo fa, perde sempre tutto il bene che si puo' fare! È un bene spesso nascosto, perché la vera storia degli esseri umani ha luogo nei cuori! E non si vede sempre.

3- Se Gesù ti porta il sangue fino alla tua porta, tu puoi usarlo e farlo arrivare alla porta degli altri! Gesù ci da una capacità enorme di fare un vero bene spirituale. E più si cresce spiritualmente, più l'amore diventa puro in noi e quindi più efficace. Quanto vale un'atto d'amore puro!!!!
Quindi Gesù ha ottenuto l'Amore (lo Spirito Santo) per noi! Pero' quest'amore è ormai offerto, ci è dato nelle mani, spetta a noi di spargerlo!
E come l'acqua che arriva dalla Montagna e noi siamo, nella valle, dei canali! Possiamo lasciare l'acqua passare, e possiamo non farlo.
Come fare? Prendiamo un esempio semplice per capire, cominciare a capire il "come fare". Gesù dice: pregate per chi vi fa il male! Benedirtelo! Sono parole fortissime! Solo Gesù sulla Croce è capace di trasformare il male in bene superiore. Allora, chiediamo la forza trasformante della Croce per questa persona! Chiediamo di poter pregare per questa persona! (non è garantito che la persona esteriormente cambierà, anche se il Signore da all'inizio alcune prove di questo, ma un bene spirituale invisibile che si costruisce secondo la sapienza di Dio, si farà sempre).
Come Benedire: basta immaginarsi di farlo mentalmente, mandando benedizioni su questa persona, chiedendo lo Spirito per questa persona! Quanto bene si puo' fare. Ma bisogna farlo con distacco, se no, si diventa un gioco, e il nostro ego anche qui entrerà.

4- Dove il Vangelo fa riferimenti? San Paolo dice che siamo un solo corpo. Gesù dice che quando facciamo una cosa ai piccoli è a lui che è fatta! Ogni essere umano è potenzialmente il suo Corpo. Gesù dice nel Vangelo pregate, benedite, chiedete lo Spirito (per noi e per gli altri). San Paolo dice che completa in lui cio' che manca alle sofferenze di Gesù per il suo Corpo (quindi per applicarli).
San Pietro dice che è una grandissima grazia di soffrire ingiustamente. Gesù dice beati voi se vi perseguitano! Ma tutto il Vangelo parla di queste cose non ti pare?

A presto
Jean
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MessaggioTitolo: Re: Il "Discernimento"   Il "Discernimento" Icon_minitimeDom 16 Apr - 9:45

s.paolo completa nel suo corpo ecc.
ma COME?sembrerebbe ,detto così,che le sofferenze di Cristo fossero INCOMPLETE all'origine,il che è impossibile.allora serve aggiungere qualcosa? perchè?quale è il MECCANISMO?

Ma il nostro Signore è risorto davvero ...restiamo tutti uniti nella sua luce.......e Lui ci apre il cuore!!!!!!!!!

buona Pasqua a tutti con molto affetto
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MessaggioTitolo: Re: Il "Discernimento"   Il "Discernimento" Icon_minitimeDom 30 Apr - 18:02

Mettere in ordine e del ordine nella nostra vita


Ci sono delle persone che pensano che possono farcela non dando importanza alla questione dell'ordine. Per "ordine", intendo ordine di importanza dei valori, ma soprattutto al livello pratico (degli atti della vita quotidiana, della sua organizzazione). Quanto tempo, quanta energia del mio cuore e energia mentale do ai diversi aspetti della mia vita quotidiana!
La gestione della nostra energia è capitale.

Il Signore stesso parla di "energia" quando ci ricorda il primo Comandamento: "amerai il tuo Dio con tutta la tua forza" (Luca 10,27) (forza qui: "ischus", capacità, potenza).
Quindi la gestione delle nostre forze è molto importante.

Il Saggio è colui non solo che 1- mette in ordine le cose nella sua casa, ma è colui 2- che li mette secondo la visione (il parere) di Dio.

"Servi l'ordine, l'ordine ti servirà" proverbio di vita spirituale.

Ma cosa vuol dire "servi l'ordine"? questo significa: cercare, bussare, pregare Dio per trovare l'ordine delle cose come Lui lo vede.

Una persona puo' avere molte qualità, e doni, anche doni sacri. Ma se non li mette in ordine, puo' facilmente perdersi.

Nei nostri atti che poniamo ogni giorno, ci sono alcuni che sono capitali (aprono o chiudono delle porte ad altri atti). E' inutile lamentarsi dal fatto di avere disordine in certe aree della nostra vita, quando per cose più importanti, capitali (che fanno ufficio di capo, di dirigente, di datore di forza), che sono in disordine.

Quindi ci sono degli atti che sono di minor rilievo o piuttosto che derivano da altri, come le branche derivano dal tronco!

Quindi è importante di cercare di vedere le relazioni, tra atti capitali, e atti derivanti. E' in fatti come passare il pettine. Togliere i nodi si, ma anche riordinare le cose, mettere "i capi" al loro posto, cosi i sudditi vedranno più chiare cosa fare.

Questo è un soggetto molto pratico, ma capitale. Perché, come dicevo, non basta avere dei doni, o dei doti, non basta "fare del bene"; se la casa è in disordine, si va molto velocemente alla perdizione (più esattamente: alla perdita di energia). Eppure, siamo chiamati ad amare con tutta la nostra forza. Ma "tutta" non toglie l'ordine. Anzi lo presuppone.

Ci sono delle persone che pensano che siccome c'è lo Spirito Santo e che abbiamo bisogno di essere guidati dallo Spirito (come dice la Scrittura), allora non c'è ordine (non cè "razionalità" non c'è "intelligenza nelle cose che si fanno"). La stessa Sacra Scrittura dice: "il nostro Dio non è un Dio di disordine ma di ordine" (cfr. 1 Co 14,33) (in questo versetto ha chiamato l'ordine: "pace", ed è vero)! Quindi la vera pace e la vera ispirazione è "ordinata" (ha una sua logica, intelligenza, razionalità, anche se superiore).

Non basta avere delle virtù, se sono in disordine… non c'è armonia, e tanta energia si perde, e non si segue Dio, ma il "Dio" che immaginiamo. E l'energia, la vita si perde.

Il Saggio è quindi colui (o colei) che mette ordine nella sua casa (interiore ed esteriore), ma non secondo il suo parere! Lo fa secondo i criteri di discernimento che mettono ordine nelle cose! Secondo il parere di Dio!

A che cosa serve di seguire il suo proprio parere, anche se sembra buono e santo, e mai consultare Dio, mai istruirsi sul "come Dio vede le cose", mai consultare persone per avere confermato il parere che crediamo essere di Dio?

Rimaniamo qui per oggi.

Jean
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